“Carissime e carissimi, con queste poche righe vorrei tanto trasmettervi ciò che vediamo e nel nostro cuore ascoltiamo attraverso il Servizio Caritas perché è un dono grande che non ha paragoni, perché è l’opportunità di vivere, ogni giorno, la meraviglia che la vita ci concede: l’incontro con l’altro, chiunque esso sia, qualunque credo abbia.”
Così in una lettera alla comunità Assunta Gallucci, direttrice della Caritas Diocesana di Lanciano- Ortona “Madre Teresa di Calcutta”, lettera di grande emotività e spunto di riflessione sull'importante ruolo dell'organismo pastorale della Cei nella società a nel promuovere la carità a sostegno dei più bisognosi e fragili. Una lettera accorata nella quale, tra l'altro, si traccia un bilancio di quanto è stato fatto a sostegno delle persone in difficoltà nell’anno che sta per concludersi, particolarmente segnato dall’emergenza Coronavirus. La direttrice innanzitutto ringrazia, l’Arcivescovo della Chiesa di Lanciano – Ortona, don Emidio Cipollone, “che mi ha donato fiducia nel ricoprire questo nuovo ruolo riconoscendo in me e negli altri membri del gruppo Caritas il valore del saper essere e saper fare nel servizio; per questo ringrazio anche il Diacono Luigi Cuonzo che, negli anni, come diacono e come Direttore di questo servizio, ha costruito ciò che oggi siamo e come gruppo continuiamo ad essere nel proseguire questo cammino verso le persone. Oggi, gli occhi da ascoltare aumentano, l’incertezza generale di questo tempo appesantisce maggiormente i problemi già presenti nelle famiglie e ne fa nascere altri. – si legge nella lettera - Le richieste di aiuto giungono, con fatica e vergogna, come macigni sulle spalle di uomini e donne, i quali non chiedono altro che un momento di sollievo e sicurezza, stanchi, preoccupati, in ansia e straziati nel portare questi pesi durante il loro cammino in questo difficile periodo che, tra l’altro ci ha resi tutti vulnerabili e ci ha ricordato che siamo tutti uguali. Vecchie e nuove povertà sono interconnesse e aggravate da un contesto socio-sanitario difficile, in piena emergenza, che ci rende nella vulnerabilità uniti. I bisogni, sempre diversi ed anch’essi nuovi, specchio di una società in evoluzione, attivano e stimolano una parte importante che c’è in ognuno di noi: la resilienza e l’empowerment, che ci ricordano che siamo persone con risorse, al di là delle richieste materiali: noi tutti siamo persone, che malgrado tutto, in tempi e modi diversi, agiamo e questo agire, in una situazione di grande difficoltà non è affatto scontata. – Continua la lettera - A fianco alla resilienza delle persone, c’è poi la forza del fare assieme. I volontari della Caritas, insieme e al fianco dei volontari dell’Associazione Joseph sono in servizio e in rete con il territorio, con le altre realtà associative, con i servizi sociali comunali, con i servizi sanitari ed altri servizi pubblici, con gli Uffici pastorali dell’Arcidiocesi ed altre realtà religiose. Il fare assieme, ognuno con la propria identità, rende sostenibile l’affrontare questo momento difficile in maniera completa, integrale, con sinodalità, come ci ricorda di agire sempre il nostro Arcivescovo. - si legge nella lettera - È importate ribadire il prezioso servizio dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse della Caritas Diocesana che puntualmente attraverso il monitoraggio analizza ed elabora i dati”. Ed ecco il bilancio del 2020, anno in cui sono cresciute le nuove povertà anche a causa dell’emergenza Covid.
• La Caritas Diocesana di Lanciano-Ortona per l’anno 2020, grazie ai fondi 8xmille ordinari e quelli specifici per la progettazione, in risposta alle nuove e vecchie povertà e ai tanti bisogni emersi ha investito concretamente la somma totale di 220.000 euro per acquisto beni alimentari e prodotti per la cura della persona e della casa; pagamento utenze, affitti, ospitalità in albergo, sostegno per la didattica a distanza, trasporti socio-sanitari, sostegno alle attività commerciali e artigiane. Inoltre, grazie alla proficua collaborazione con l’Associazione Joseph, questo investimento di aiuto concreto è stato integrato da altri 80.000 euro: infatti, l’Ass. Joseph, grazie a vari progetti regionali (Sostegno per le persone in grave disagio socio-economico; Alimentiamo la Solidarietà;) ha ricevuto dei fondi i quali sono stati investiti per rispondere concretamente al grido di aiuto di tante famiglie del territorio diocesano. Notevole infine il contributo al reddito elargito per utenze, affitti, ospitalità, etc. per un totale di circa 90.000 euro;
• È fondamentale sottolineare il delicato servizio di ascolto che non è stato mai sospeso, soprattutto durante la lunga quarantena della prima ondata. È evidente che il servizio è stato svolto non in presenza, ma attraverso sussidi tecnologici e soprattutto con modalità telefonica. Tra marzo/giugno 2020 si stimano circa 880 ascolti telefonici; • È bello evidenziare, in questo clima di grave disagio, la sensibile generosità di tante aziende, ma anche di tanti privati cittadini che hanno donato complessivamente circa 20.000 euro, oltre alle derrate alimentari e di beni di prima necessità; • Nella prima fase emergenziale febbraio/giugno il servizio emporio di Lanciano e di Ortona hanno avuto un incremento di accessi di circa il 70% (da 260 a 440 persone-Lanciano; da 190 a 310 Ortona). Per tutto il territorio diocesano si stima un aumento di circa 3000 persone colpite dalla crisi economica legata all’emergenza covid-19;
• 25 computer sono stati consegnati per la didattica a distanza, oltre ai servizi di supporto;
• Nella seconda ondata della pandemia, ad oggi, grazie alle provvidenze e sussidi dello Stato, le richieste di aiuto sono diminuite, ma sono richieste quantitativamente alte soprattutto quelle dei contributi al reddito (utenze, affitti); infatti, la media della richiesta di aiuto è di circa 300 euro. Tutto ciò è legato anche alle tante morosità che si trascinano da mesi. Si prevede, purtroppo, un aumento esponenziale di richieste per primi sei mesi dell’anno nuovo se la situazione socio-sanitaria non dovesse migliorare, con un possibile effetto drammatico in considerazione dell'eventuale drastica diminuzione degli aiuti dello Stato. “Nonostante l’attuale contesto storico difficile e molto pesante la Caritas Diocesana non ha mai rinunciato alla sua pedagogia di azione evitando ogni tipo di assistenzialismo, ma stimolando la persona a riscoprirsi e a riscoprire la sua ricchezza interiore, spirituale ed umana. – continua la lettera della direttrice della Caritas Diocesana Lanciano – Ortona. Inoltre, Il cammino che stiamo cercando di costruire è quello di un aiuto programmato con la rete per la collettività dove vi sia una co-responsabilità nelle azioni e nel fare, contro lo spreco, la duplicazione di interventi per sostenere tutti con concretezza in modo mirato e ridistribuendo forze ed energie. L’Ufficio Pastorale della Caritas, grazie al Servizio del Centro di Ascolto Diocesano di Lanciano e del Vicariato di Ortona e al suo braccio operativo, l’Associazione Joseph, è dentro la rete di aiuto e attraverso la propria identità cerca di individuare il bisogno assieme alla persona/famiglia sostenendola nell’accompagnamento socio-pedagogico mirato al superamento del bisogno anche attraverso interventi socio-economici e misure di sostegno al reddito, all’istruzione scolastica, al lavoro, oltre alla distribuzione dei beni di prima necessità. La Caritas, inoltre, ancora oggi sostiene le aziende del territorio che si trovano in difficoltà attraverso anche l’acquisto dei beni e dei prodotti locali. Noi siamo profondamente grati di questa opportunità e pertanto vogliamo ringraziare tutti coloro che, in varie forme, hanno incrociato e continuano a incrociare il nostro cammino di operatori Caritas per fare del bene, fatto bene, dove questo bene genera inevitabilmente e meravigliosamente altro bene che resta e si trasmette nel tempo”. Conclude la lettera della direttrice dela Caritas Diocesana Lanciano Ortona, Assunta Gallucci.