Con una partecipazione incredibile, che ha superato la metà della popolazione residente, Miglianico ha svolto in questo fine-settimana lo screening per l'individuazione degli asintomatici al Covid-19: fin dalle prime ore di sabato scorso una fila ordinata di cittadini ha raggiunto il PalaMiglianico, la struttura sportiva in via don Vincenzo Pizzica, dove la Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha installato le sue postazioni per effettuare il tampone antigenico; la Protezione Civile e la Pro-Loco hanno fatto in modo che tutto procedesse senza intoppi, con uno spiegamento di forze che ha potuto contare anche su decine di volontari che si sono messi a disposizione per garantire uno svolgimento tranquillo delle operazioni.
Al termine della due-giorni di controlli, su 2355 tamponi effettuati, sono risultati positivi 10 cittadini, con un'incidenza dello 0,24%, di gran lunga inferiore a quella che si registra nell'area metropolitana, focolaio in questi giorni della maggior parte dei contagi in Abruzzo. Tra l'altro dei 10 positivi, solo 5 sono residenti a Miglianico, gli altri sono cittadini di Francavilla, Ortona, Torrevecchia Teatina e Ripa Teatina. «La straordinaria partecipazione dei miei concittadini – ha commentato il sindaco, Fabio Adezio – è il dato più significativo di questo fine-settimana: all'appello che abbiamo lanciato al dovere civico di svolgere un tampone di controllo hanno risposto in tanti e soprattutto abbiamo avuto al nostro fianco tutte le associazioni del paese, che hanno sostenuto con forza questo grande screening di massa, e il risultato è stato un movimento spontaneo di adesione che ha superato ogni nostra più rosea aspettativa.
Il dato poi dei positivi, molto basso e soprattutto di gran lunga inferiore in termini percentuali a realtà a noi vicine, aggiunge un altro elemento di gioia che però sappiamo bene non può essere mai interpretata come un sollievo e una deresponsabilizzazione: il prossimo passo, infatti, per tutti noi sarà far comprendere a tutti i cittadini che essere risultati negativi non significa aver chiuso i conti con il Covid-19, ma anzi apre una fase di maggiore attenzione e di più grande responsabilità, seguendo le regole fondamentali di prudenza e attenendosi alle disposizioni sulla zona rossa. Troppo grande è il rischio che tutto questo sforzo risulti inutile se non rispetteremo le prescrizioni che ci vengono date».