Arriva la condanna ad un maxi risarcimento per il Ministero dell'Interno e quello delle Infrastrutture ed i Trasporti ad una famiglia di nazionalità greca per i danni legati alla morte nel terremoto dell'Aquila del 2009 del giovane figlio universitario, per le lesioni dell'altra figlia salva per miracolo ma anche per la depressione e lo stato di prostrazione permanente di madre, padre e della stessa figlia.
il Tribunale civile dell'Aquila ha condannato i due ministeri a risarcire oltre 1,9 milioni di euro ai familiari per la scomparsa di Vasileios Koyfolias in un palazzo di via Campo di Fossa crollato totalmente nel terremoto dell'Aquila del 2009, e per le lesioni di sua sorella Dionysia uscita miracolosamente viva dopo essere rimasta sotto le macerie con suo fratello. Nella sentenza del giudice Ciro Riviezzo, risalente ai mesi scorsi, oltre alle responsabilità nella costruzione della struttura ad enti pubblici, riconducibili ai due Ministeri, è stato sancito l'elemento ripreso in pronunciamenti successivi, della depressione e dello stress attraverso il riconoscimento del danno biologico e della invalidità permanente.