"Una giunta comunale confusionaria, arrogante e allergica al contraddittorio continua a minare i diritti dell'opposizione, consegnando atti e documenti nei tempi minimi previsti dalla legge, senza concedere agli esponenti delle minoranze i tempi necessari per approfondire". Lo ha affermano compatte le forze di opposizione alla giunta ortonese guidata dal sindaco Leo Castiglione, con la sola eccezione del Pd che ha scelto altre strade.
"Anche oggi - attaccano le opposizioni in una nota a firma dei consiglieri di opposizione Angelo Di Nardo, Peppino Polidori, Emore Cauti, Giorgio Marchegiano e Simonetta Schiazza. - convocando, annullando e riconvocando nuovamente la seduta del Consiglio comunale che, a quanto pare, se non ci saranno altre sorprese si terrà giovedì 15 novembre, la giunta Castiglione ha dimostrato di essere completamente nel pallone, agendo in modo dilettantesco, grossolano e frettoloso, anche a costo di aggirare la legge. Le minoranze annunciano il ritiro della mozione, presentata dai consiglieri Di Nardo e Schiazza, contro il cambio di denominazione di Piazza Plebiscito in Piazza Canada. "Abbiamo scoperto che la nostra mozione è stata superata con una sveltina approvata il 6 novembre - spiegano gli esponenti delle forze di opposizione -. Ad ogni modo non ci daremo per vinti e presenteremo una nuova mozione, nel prossimo Consiglio, per chiedere di ritirare la delibera". L'ultimo affondo è riservato al debito fuori bilancio, da 400mila euro, saltato fuori negli ultimi giorni. "Vogliamo vederci più chiaro - rimarcano le opposizioni - anche perchè si tratta del riconoscimento di un debito fuori bilancio, della società Ortona Ambiente, e resta molto difficile comprendere come mai questo debito non sia stato inserito in bilancio, dal momento che parliamo di un'azienda partecipata dal Comune. Inoltre - concludono le forze di minoranza - il fatto che non ci sia stato il parere dei revisori in tempi utili non fa che rafforzare tutti i nostri dubbi e interrogativi al riguardo".