Ha 93 anni l’ospite più “anziano” ricoverato al Covid Hospital di Atessa, dove era stato tasferito insieme ad altri 42 dal SS Annunziata di Chieti, che ha varcato per primo la porta del “San Camillo”, accolto dall’abbraccio affettuoso della nipote, ed è tornato a casa, in un Comune dell’hinterland. Subito dopo di lui sono stati dimessi altri sei pazienti che sono potuti finalmente tornare nel loro domicilio. «Siamo in attesa dell’ultimo tampone di controllo anche per altri - spiega Antonio Ferrante, responsabile del presidio - per i quali aspettiamo la guarigione virologica prima di restituirli alle cure delle loro famiglie. Altri, però, sono in arrivo da Chieti, per cui la nostra struttura opera sempre a pieno regime, con l’occupazione di tutti i posti letto attivati». L’età media dei ricoverati ad Atessa è di circa 60 anni, mentre ha 35 anni la paziente più giovane, anch’essa in attesa di essere dimessa. All’arrivo, secondo quanto riferito dagli operatori, i pazienti si sono detti sorpresi di trovarsi in una struttura così accogliente, con stanze rinnovate anche negli arredi e con il comfort della televisione, che già ristabilisce una connessione con il mondo esterno. Se i malati possono avere anche un momento di svago con i programmi tv lo si deve alla generosità del Rotary Club di Atessa e al presidente Adriano Spinelli, che hanno donato 16 televisori, recapitati alla vigilia dell’apertura del Covid Hospital, così da dare ai tecnici Asl il tempo di installarli e renderli fruibili fin dall’arrivo dei primi pazienti. All’interno del presidio, a quanto riferiscono gli operatori, l’atmosfera è di grande serenità, grazie anche all’affabilità del personale, definito da Ferrante disponibile, cordiale e molto professionale, che tiene vivo uno stretto canale di comunicazione con i familiari dei malati che chiedono notizie. Al personale e ai ricoverati di Atessa non è mancato il pensiero solidale di tanti, privati e associazioni, che hanno effettuato donazioni, come già documentato nelle scorse settimane. E’ arrivata anche la Caritas Diocesana di Lanciano, con il Direttore Luigi Cuonzo, che ha acquistato dispositivi di protezione e materiali per la sanificazione.