Già da qualche tempo, il Comandante della Stazione Carabinieri di Bucchianico aveva ricevuto segnalazioni riguardo a due soggetti, dimoranti in Vacri, che avevano messo su una “boutique” dello spaccio nella casa che occupavano in pieno centro cittadino. Il continuo andirivieni non era passato inosservato in una comunità di appena 1600 abitanti e i due si erano già fatti notare in paese. Questo è bastato per mettere in moto i carabinieri della stazione, che dopo una breve attività di indagine, condotta per lo più fermando i clienti dopo aver fatto acquisti, hanno chiesto alla Procura della Repubblica di Chieti un decreto di perquisizione per l’appartamento dei due soggetti. L’operazione lampo è scattata ieri, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile e del Nucleo Cinofili di Chieti: i militari di Bucchianico hanno bussato alla porta bloccando immediatamente il primo, mentre gli altri sono entrati da una finestra sul retro per impedire all’altro di tentare una qualsiasi fuga. Con l’aiuto dei cani Bagheera e Aaron, i Carabinieri hanno trovato 60 grammi di hashish, 67 grammi di cocaina e circa 5000 euro in contanti, frutto probabilmente delle vendite effettuate in mattinata, in previsione del fine settimana. Inoltre sono stati trovati cinque pistole a salve e il materiale per il confezionamento. Non restava altro che mettere le manette a G.U. 30enne di Larino e F.C. 44enne napoletano, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: il PM di turno, Dott. Giuseppe Falasca, ha disposto che restassero nell’abitazione in regime di arresti domiciliari. Sarebbe dovuta iniziare per loro una vera quarantena, ma a quanto pare non hanno recepito il messaggio: il giorno seguente, infatti, quando i militari della Stazione di Bucchianico sono andati a fare il controllo agli arresti domiciliari, si sono trovati davanti i due che cercavano di nascondere un pezzo da 45 grammi di hashish. Ovviamente dopo lo sbalordimento iniziale, hanno integrato l’informativa con un altro tassello, che verrà vagliato nei prossimi giorni nel corso del rito per direttissima scelto dai legali dei due. Rischiano ora ben più degli arresti domiciliari.