È ciò che è successo al Nas di Pescara che, nel corso di una consueta ispezione presso una azienda del teatino, si è imbattuto nella vendita di mascherine facciali classificate come dispositivi di protezione individuale ma che, all’attento esame dei militari, hanno destato dubbi sull’effettiva qualità della merce. I successivi accertamenti hanno dato ragione all’intuito dei Nas che hanno verificato la non conformità delle mascherine ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dall’attuale normativa. Le mascherine infatti, oltre a non presentare la marcatura CE, erano provviste di una falsa certificazione di conformità rilasciata da un ente con sede nel Mantovano. Le mascherine sottoposte a sequestro sono state 3.400 e i titolari della ditta sono stati denunciati alla competente Procura della Repubblica.