Le misure cautelari sono state disposte dal G.I.P. del Tribunale di Pescara, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a conclusione di una complessa attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle mediante la minuziosa ricostruzione dei flussi finanziari dei conti intestati ai soggetti “tutelati”. All’esito degli accertamenti è stato appurato che il professionista pescarese, nominato amministratore di sostegno di tre anziane persone, ha gestito disinvoltamente i conti correnti degli assistiti, appropriandosi delle loro disponibilità finanziarie. Il consolidato modus operandi prevedeva centinaia di operazioni di prelevamento di denaro contante dai conti degli anziani, emissione di assegni e/o bonifici a favore dell’amministratore di sostegno, senza alcuna valida giustificazione. Il professionista, abusando della qualità di pubblico ufficiale, si è indebitamente appropriato, di una somma complessivamente pari a 445.000 euro e, pertanto, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di peculato, che prevede la reclusione fino a 10 anni, e nei suoi confronti è scattato il sequestro preventivo dei beni per pari importo.