"In questi giorni - prosegue - abbiamo assistito al più grande festival dell’ipocrisia. Il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico si sono dovuti mettere la maschera perché hanno perso la faccia.
La migliore risposta è venuta dalla piazza, tra lo sventolio delle bandiere tricolore. Montecitorio è stato circondato dal popolo anti inciucio per denunciare chi ha preferito fare la scelta della comoda poltrona rispetto a dare la voce ai cittadini.
Matteo Salvini ha avuto il coraggio di fare una precisa scelta nel rispetto degli italiani. Ci sentiamo pienamente in sintonia con il popolo italiano che chiede più rispetto per il nostro Paese.
Ma oggi - dice l’On. Bellachioma - ci sentiamo tutti anche un po’ meno liberi rispetto soprattutto a un’Europa che, benedicendo il governo giallorosso più a sinistra di quanto non lo sia mai stato prima d’ora sin dalla scelta repubblicana, ha messo il cappello sulla sovranità del nostro Paese.
I parlamentari che hanno votato la fiducia al governo Conti bis hanno deciso che sia l’Europa a dettare le regole in materia economica, in materia fiscale e in materia di ingresso dei migranti.
La scelta di indicare Paolo Gentiloni come commissario europeo, la scelta di eleggere il piddino David Sassoli alla presidenza del Parlamento europeo e la scelta di sostenere alla presidenza della Commissione europea Ursula Von der Leyen hanno un’unica logica: depotenziare la sovranità popolare del nostro Paese che aveva intrapreso la giusta strada di rivendicare il proprio diritto di gridare prima l’Italia e prima gli Italiani.
Giuseppe Conte - continua nella nota il segretario regionale Lega Abruzzo - ha fatto di tutto e di più per mantenere la poltrona di presidente del Consiglio dei ministri. Avrebbe fatto un patto persino con il diavolo per restare seduto a questa poltrona.
Noi non abbiamo paura del voto - dice l’On. Bellachioma - siamo e resteremo leali con gli italiani. Continueremo le nostre battaglie in Parlamento e nelle piazze di tutta Italia.
A Matteo Salvini il forte incoraggiamento e sostegno da tutti gli abruzzesi che si sentono cittadini liberi.”