Continua l’attività di controllo delle Fiamme Gialle a contrasto dell’economia sommersa e degli illeciti commessi, mediante false attestazioni, ai fini dell’ottenimento del reddito di cittadinanza. Grazie ad un’attenta analisi delle informazioni presenti nelle banche dati in uso al Corpo, i finanzieri hanno accertato la falsità delle attestazioni rilasciate dal richiedente, che aveva omesso di indicare gli ingenti ricavi generati da numerose locazioni delle quaranta unità immobiliari riconducibili ad una società i cui titolari erano la moglie e il figlio. Gli immobili affittati, oltre quindici, rendevano alla famiglia del beneficiario oltre 120.000,00 euro annui. Al termine degli accertamenti, le Fiamme Gialle frentane hanno deferito il responsabile alla Procura della Repubblica di Lanciano, che ora rischia una condanna fino a sei anni di reclusione. Inoltre, la sua posizione è stata segnalata all’I.N.P.S. competente ai fini della revoca del beneficio con conseguente disattivazione della relativa carta di pagamento elettronica e per il recupero delle somme indebitamente percepite da parte dell’ente erogatore. L’azione investigativa posta in essere dalle Fiamme Gialle a tutela della spesa pubblica ha il fine di prevenire gli sprechi di denaro e di controllare il corretto impiego delle risorse, assicurando che l’accesso ad agevolazioni e sussidi avvenga a favore di coloro che ne hanno effettivamente bisogno.