La donna, destinataria di ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Pescara richiesta della Procura della Repubblica, è stata rintracciata dagli uomini della Squadra Mobile nella sua abitazione e tradotta presso il carcere di Teramo. A seguito degli accertamenti svolti dagli agenti della sezione “antidroga”, la Procura della Repubblica di Pescara ha contestato alla donna ben 19 capi d’imputazione provvisoria, tutti riconducibili a cessioni di sostanza stupefacente nei confronti di un nutrito numero di assuntori, consumatesi nell’arco di circa un anno. A seguito di mirati e ripetuti servizi di osservazione condotti nei pressi dell’abitazione di M.S., i poliziotti hanno avuto modo di riscontrare come la stessa fosse dedita ad un’intensa attività di spaccio di cocaina, venduta a numerosi avventori all’interno della sua abitazione. Nel corso dei servizi di polizia giudiziaria, svolti a partire dal luglio scorso, sono state sequestrate diverse dosi di cocaina, trovate in possesso dei vari acquirenti controllati subito dopo gli incontri con la donna; incontri che avvenivano nell’abitazione, protetta quasi fosse un “fortino” con tanto di telecamere puntate sulla strada, cui si accedeva salendo una scalinata con doppio cancello, che veniva accuratamente chiuso prima di far entrare la clientela, in modo da scongiurare “indesiderate visite” delle forze dell’ordine. Molti dei clienti della donna, controllati dalla polizia subito dopo l’acquisto della dose, hanno confermato negli uffici della squadra mobile gli elementi di responsabilità già emersi in capo a M.S., riferiendo altresì di precedenti e ripetute cessioni, ad opera della predetta. All’atto dell’esecuzione della misura cautelare M.S. è stata trovata in possesso di 7 grammi di cocaina, riposta su un mobile del suo appartamento unitamente ad un bilancino di precisione, pronta per essere venduta. E’stata pertanto anche denunciata per la relativa detenzione ai fini di spaccio.