Era latitante dal 2018 e ricercato perché destinatario di un ordine di carcerazione di 2 anni e 7 mesi di reclusione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, poiché responsabile di una serie di reati contro il patrimonio. Ma, grazie ad una complessa attività di indagine, è stato rintracciato ed arrestato stamane dagli agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volanti della Questura di L’Aquila. Si tratta G.C.I., un 33enne romeno. Il risultato raggiunto dalla Polizia di Stato è frutto di mirati servizi predisposti dalla Questura a tutela e controllo del territorio attraverso un attento coordinamento delle investigazioni che hanno portato all’individuazione e poi all’arresto del ricercato. L’attività di cattura dell’uomo si è rivelata particolarmente difficile. Il romeno aveva da tempo fatto perdere le sue tracce nei vari indirizzi di residenza sul territorio Nazionale. Questa mattina però, a seguito di una serie di mirati servizi di osservazione nei pressi dell’abitazione, i poliziotti hanno rintracciato nella prima periferia del capoluogo lo straniero facendo scattare le manette ai suoi polsi. "E’ importante sottolineare - si legge in una nota della questura - che in un momento così difficile per il Paese, ancora impegnato a fronteggiare una emergenza sanitaria relativa all’espandersi della nota epidemia COVID19, il risultato investigativo dell’intensa attività svolta dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato assume una valenza straordinaria, conseguito grazie alla perfetta intesa tra i reparti della Questura, in una proiezione di massima tutela operata nei confronti della cittadinanza. Il Questore di L’Aquila, dr. Gennaro Capoluongo, ha sottolineato “Il risultato è la sintesi di un lavoro coordinato tra Autorità Giudiziaria e la Polizia di Stato, cui vanno i miei ringraziamenti, atteso che sempre di più vado osservando delle istituzioni vicino alla gente, tese a conferire sicurezza ai cittadini, bene primario della nostra democrazia”.