Dolore e sgomento a Lanciano per la tragica morte della dottoressa Ida Rondinella, 82 anni, di Albaro di Genova, morta la mattina di giovedì scorso, 23 Luglio, investita da un treno Frecciargento 8889 alla stazione centrale di Milano. La donna che per anni aveva vissuto nella città frentana, dove aveva lavorato all’ospedale Renzetti come pediatra ed aveva sposato il docente Mario Milantoni era molto conosciuta e stimata in città. Ida Rondinella, secondo quanto emerso, avrebbe sbagliato marciapiede e nel tentativo di non perdere il treno in partenza ha attraversato i binari proprio mentre il macchinista stava per partire. L'uomo non si è accorto della passeggera e l'ha colpita con il locomotore su un fianco, con una tale violenza da averle amputato braccio e gamba. La dottoressa non è morta sul colpo: è stata soccorsa sulla banchina e trasportata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Niguarda dal 118 dove è deceduta. Ida Rondinella aveva lasciato Genova ed era salita su un treno diretto a Milano dove aveva la coincidenza per Pescara. L'anziana ha spinto il suo trolley fino al marciapiede 17, ma invece di mettersi dal lato di salita dei passeggeri è andata su quello opposto, si è accorta troppo tardi dell’errore commesso, ha cercato di rimediare, ma alla stazione centrale di Milano per raggiungere la banchina opposta bisogna tornare indietro, la dottoressa così ha deciso di attraversare davanti al locomotore. Ma il macchinista non l'ha vista e l’ha travolta iniziando la sua corsa come se nulla fosse accaduto. Il Frecciargento è stato fermato nel lodigiano dalla Polfer per gli accertamenti, solo allora il macchinista è venuto a conoscenza del dramma, ed è stato preso dal più profondo sconforto. La dottoressa Ida Rondinella lascia tre figli Luca, Elio e Roberta. Tra i tanti attestati di cordoglio c’è quello della parrocchia di Sant’Antonio di Lanciano. “Un affettuoso saluto alla signora Ida Rondinella, che ha tanto amato la nostra parrocchia , ricoprendo vari servizi prima del suo trasferimento a Genova. Il suo delicato ruolo della formazione dei giovani che oggi hanno creato meravigliose famiglie." La Parrocchia le dedica una parabola tratta dal Vangelo secondo Matteo: "Quello seminato sulla terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende, questi da frutto e produce, ora cento, ora sessanta, ora il trenta per un uno”.