Giovedì 28 Novembre 2024

Cronaca

Rapina in villa a Lanciano, la Corte d’Appello riduce le pene a 6 dei 7 romeni autori del cruento colpo ai coniugi Martelli

25/09/2020 - Redazione AbruzzoinVideo
Rapina in villa a Lanciano, la Corte d’Appello riduce le pene a 6 dei 7 romeni autori del cruento colpo ai coniugi Martelli

14 anni di reclusione all'esecutore materiale della mutilazione all'orecchio alla moglie del dottore

La Corte d’Appello dell’Aquila ha parzialmente ridotto le condanne ai componenti della banda di romeni che il 23 settembre 2018 rapinò e picchiò brutalmente i coniugi frentani Carlo Martelli e Niva Bazzan, nella loro Villa di Lanciano. Alla moglie del dottore venne reciso il padiglione auricolare destro. Sei i banditi per i quali le accuse sono di concorso in rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di arma in relazione a una roncola di 12 centimetri con la quale venne mutilata la Bazzan, per un settimo l’accusa è di favoreggiamento. La procura generale, nel processo dinanzi al ai giudici del tribunale di Lanciano, tenutosi l’8 ottobre 2019, aveva condannato la banda a complessivi 65 anni di reclusione. Ieri La Corte d’Appello ha ridotto la condanna di primo grado di un anno e 4 mesi per Alexandru Bogdan Colteanu l’uomo accusato di essere l’esecutore materiale di quella mutilazione e che fu condannato in primo grado a 15 anni e 4 mesi, dovrà quindi scontare 14 anni di reclusione. Per Marius Adrian Martin,ritenuto il capo della banda, la Corte d’Appello ha ridotto la pena di quattro mesi, dovrà quindi scontare 11 anni di carcere; per Aurel Ruset 8 anni e 4 mesi con una riduzione di un anno e otto mesi; Costantin Turlica 8 anni, con una riduzione di due anni; per Ion Turlica 8 anni, con una riduzione di un anno e quattro mesi; infine per l’uomo ritenuto palo ed autista del colpo, Bogdan Ghiviziu, 7 anni, con la riduzione di un anno di reclusione rispetto alla condanna di primo grado. Confermata la condanna a dieci mesi di reclusione per l’uomo accusato di favoreggiamento nella fuga di Ghiviziu, Gheorghe Jacota, l’unico che è in libertà. Si attendono le motivazioni della sentenza per eventuali ricorsi in Cassazione.

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