I Militari del Nucleo CITES del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, la scorsa settimana hanno dato esecuzione al sequestro preventivo, a firma del Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, Dott. Elio Bongrazio, di quattro Cinghiali (due adulti e due nuovi nati) detenuti in un recinto di circa un ettaro di superficie in Contrada “Milano” di Rosciano (PE) e hanno deferito alla competente Procura della Repubblica un cacciatore cinquantenne di Cepagatti (PE) per detenzione illecita di Cinghiali selvatici.
Il sequestro si è reso necessario poiché i Cinghiali, privi di tracciabilità, risultano prelevati direttamente dall’ambiente naturale e quindi, data l’attività dell’indagato, presumibilmente utilizzati per l’addestramento dei cani da caccia. Infatti, per l’allevamento dei Cinghiali (Sus scrofa L.), considerati da un D.M. del 1996 appartenenti ad una specie pericolosa per l’incolumità e per la salute pubblica, è necessario possedere, oltre alla documentazione che ne attesti la nascita in allevamento, anche un’autorizzazione, ai sensi di una Legge del 1992, della Prefettura territorialmente competente. I militari, prima di affidare l’allevamento sequestrato allo stesso indagato, che rischia fino a tre mesi di arresto o un’ammenda da 7.700 a 103.000 € circa, hanno interessato, altresì, il Veterinario del Servizio di Sanità Animale dell’ASL di Pescara per i controlli necessari a scongiurare pericoli per la salute animale ed umana, come la contagiosa “Peste suina”. “L’attività del Nucleo Carabinieri CITES sul territorio abruzzese”, ha dichiarato il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, “è mirata all’accertamento di illegalità, oltre che nel commercio internazionale di specie in via di estinzione, anche nell’esercizio della caccia e nella detenzione di specie selvatiche pericolose: quest’ultima, nel solo anno 2020, ha portato già al sequestro di tre allevamenti di cinghiali selvatici”.