Aveva appiccato un incendio nel 2016 nell’abitazione della nuova compagna del suo ex, a Lanciano, con la complicità di un’altra donna. Il rogo, che era stato provocato nella camera da letto,con l'utilizzo di una bombola del gas, venne domato e la sua complice arrestata ma lei, una dominicana residente a Tornareccio, dove è sposata con un italiano, era riuscita a dileguarsi e a rifugiarsi nel suo paese d’origine, per evitare la cattura da parte dei carabinieri. Ma i militari dell’Arma in questi anni hanno seguito le sue tracce finchè la donna non è rientrata a casa in Italia. ieri, 17 settembre, i carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile di Atessa, coadiuvati dal personale della stazione di Archi e coordinati dal Tenente Federico Ciancio e dal maggiore Luca Menna, hanno così potuto eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Lanciano dal 2016 nei confronti della donna, una quarantunenne, S. (Nome) P.D.L.( cognome), dichiarata latitante dal 2017,indagata in concorso con l'altra donna, per il reato di danneggiamento aggravato seguito da incendio articolo 424 CP. I Carabinieri hanno continuato nel tempo ad attenzionare l’abitazione di Tornareccio, fino a ieri quando, avuta la contezza della sua presenza, hanno aspettato che la donna uscisse di casa per fermarla e dare seguito al provvedimento restrittivo nei suoi confronti. Dalle analisi dei visti sul passaporto è emerso come la latitante, per paura di essere identificata alla frontiera aeroportuale Italiana, proveniente da Santo Domingo, era sbarcata all’aeroporto di Madrid per poi arrivare in Italia e quindi nel piccolo centro del chietino via terra. Questa strategia non le è bastata a sfuggire alla cattura. La donna è attualmente agli arresti domiciliari nel comune di Tornareccio.