Nella giornata di oggi sarà sottoposto al test di controllo, necessario per confermare la diagnosi. Intanto il caso è stato già segnalato al Servizio igiene e sanità pubblica della Asl, che ha posto in quarantena i contatti stretti del giovane, il quale a Malta è stato in compagnia di un nutrito gruppo di studenti di altre regioni, alcuni dei quali risultano già contagiati da Covid-19. «Questo caso conferma quanto ripetiamo da settimane sulla circolazione del virus - sottolinea Maria Pina Sciotti, responsabile dell'unità operativa - che non risparmia nessuna fascia di età. In questa fase sono proprio i giovani maggiormente a rischio, perché mostrano insofferenza verso le misure di protezione e non rinunciano a trascorrere le vacanze in luoghi che fanno registrare un numero di contagi elevati. Ancora una volta è necessario ricordare che abbiamo il dovere di proteggere noi stessi e i nostri familiari adottando le precauzioni note, che restano a oggi l'unica arma a disposizione per evitare di ammalarsi. In aggiunta sarebbe auspicabile evitare di recarsi in località dove il virus è più diffuso e, al tempo stesso, sottoporre a test rapido i viaggiatori di ritorno dagli stessi luoghi, come alcune regioni hanno già scelto di fare». Un appello a tenere ancora alta la guardia arriva dal Direttore sanitario aziendale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Angelo Muraglia, il quale rivolge l'attenzione anche al turismo di casa nostra: «La nostra Asl continua a destinare le stesse risorse, umane ed economiche, al tracciamento e monitoraggio dei contagi - mette in evidenza - attività senza dubbio più impegnativa ora che la circolazione delle persone è libera che nel periodo del lockdown. Invito perciò tutti ad avere lo stesso impegno nel contrastare la diffusione del virus, i cittadini nel rispettare le precauzioni e le amministrazioni locali nei controlli soprattutto nelle località della costa, dove in questi giorni si riversano sia i residenti delle aree interne sia i turisti in arrivo da altre regioni. Dobbiamo tutti insieme evitare un aumento incontrollato dei casi di infezione, che metterebbero a dura prova le nostre strutture sanitarie e la nostra capacità di risposta assistenziale». Il caso di Vasto, in quanto sospetto e in attesa di conferma, non è ovviamente compreso nel report che sarà inviato oggi dal Servizio prevenzione e tutela della salute dell'Assessorato regionale alla Sanità.