“In particolare – spiega Montepara – abbiamo specificato che per quelle norme che non comportano una modifica delle specifiche urbanistiche i Comuni non saranno soggetti a fare varianti al Piano Regolatore consentendo, così, agli uffici tecnici comunali di essere operativi da subito. La modifica dimensionale della strumentazione urbanistica dovrà invece essere recepita con una variante al Piano Regolatore o con un nuovo Piano Regolatore". In tal modo, oltre a uno snellimento delle procedure tecniche, ci sarà la possibilità di uniformare tutti i regolamenti edilizi a livello nazionale rispettando i principi fondamentali e generali e le disposizioni per la disciplina dell’attività edilizia così come sancito dall’Intesa Stato-Regioni-Comuni.