"Il territorio chiama e la Regione risponde. L'Abruzzo, che entro la fine del 2019, deve spendere ancora oltre 30 milioni di euro dei programmi operativi regionali e nazionali - Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e Fondo sociale europeo (Fse) - non perderà la quota di risorse comunitarie" . Ad affermarlo è il Capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d'Italia, Guerino Testa che interviene "sull'urgente necessità di utilizzo dei fondi comunitari entro i prossimi 4 mesi". "Ci stiamo attivando per recuperare il tempo perduto dalla precedente amministrazione -prosegue Testa - per riuscire a realizzare una seria programmazione e gestione senza incorrere nel paventato disimpegno e per rispondere alle necessità di formazione, occupazione, nascita di nuove imprese e non solo, così come richiesto dal tessuto economico abruzzese". "Il nuovo Governo regionale ha - negli ultimi due mesi – precisa Testa - riorganizzato la macrostruttura dell'Ente prestando grande attenzione ai Fondi europei a gestione indiretta (Fondi SIE). Ha nominato il nuovo direttore del Dipartimento dei Rapporti con l'Europa, Emanuela Grimaldi, e sta ristrutturando i diversi Servizi per poter procedere celermente all'efficientamento della macchina amministrativa e tecnica che ci è stata lasciata "moribonda e asfittica" dall'Amministrazione D'Alfonso. Anche all'assessorato Agricoltura è stata nominata una nuova dirigente, Elena Sico, affinché possa risolvere il rischio del disimpegno dei fondi Feasr-Psr della Regione Abruzzo in grave ritardo di utilizzo, anche se questa nomina ha lasciato vacante il Servizio Autorità di Gestione Unica Fesr-Fse, Programmazione e Coordinamento Unitario che, quanto prima – garantisce - verrà coperto con nuove nomine in grado di qualificare anche quella "cabina di regia" capace di programmare e utilizzare i fondi europei con efficienza e tempestività". "La spesa da certificare al 31 dicembre 2019 - aggiunge ancora il Capogruppo di FdI - è pari a 17,4 milioni euro per il Fesr e 12,7 milioni per il Fse. Le prime sono quasi tutte afferenti a spese già effettuate soprattutto dai soggetti attuatori, ma non ancora certificabili in termini comunitari perché soggette a controllo ed audit interni. Per il Fse, invece, la Regione Abruzzo è evidentemente in maggiore ritardo anche sulle spese effettuate, perché pochi sono stati i bandi usciti e con scarsa capacità di spesa dei soggetti attuatori dei progetti ammessi a finanziamento, quindi c'è ancora molto da poter e da dover spendere. Prima di emanare i nuovi avvisi pubblici, per raggiungere la quota di spesa necessaria a garantire l'utilizzo dei fondi senza rischio disimpegno, è volontà del Governo Marsilio di confrontarsi con il partenariato economico e sociale (ovvero associazioni di categoria, enti locali, CCIAA, associazioni culturali e sociali e tutti i soggetti appartenenti a questo organismo) per definire e condividere le azioni su cui concentrarsi, che rispondano alle reali esigenze del territorio". "La Regione – conclude Testa – ben consapevole del poco tempo a disposizione ma soprattutto del particolare momento storico che non permette di farsi sfuggire alcuna risorsa finanziaria in favore del territorio – deve e farà di tutto per rimediare agli errori del passato, garantendo la spendibilità dei fondi europei".