" È paradossale dover parlare ancora di ritardi in una Regione come la nostra, costretta a convivere quotidianamente con la paura di terremoti o altre catastrofi, come quella di Rigopiano, dove non dovrebbero esistere ritardi burocratici sotto il profilo della sicurezza dei cittadini. Invece sembra che non si riesca ancora a imparare niente dalle tragedie che già abbiamo dovuto affrontare". Lo afferma il Capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che prosegue: "Era l'ottobre 2017 quando mettevo in guardia i cittadini abruzzesi sul fatto che, già all'epoca, pochissimi Comuni avessero aggiornato il proprio Piano di Emergenza. Per questo presentai un dossier dettagliato, scrivendo tutte le istruzioni per redigere il Piano di Emergenza, riportando i riferimenti normativi e specificando come agire a seconda dei rischi, siano essi idrogeologici, sismici, industriali, di incendi boschivi, di ghiaccio o di valanghe. Non solo, nei giorni seguenti scrissi una lettera sia ai Sindaci dei Comuni che ancora non avevano provveduto a redigere il Piano, rendendomi disponibile, in prima persona, per qualsiasi tipo di supporto, che ai Prefetti, affinché si facessero carico del controllo sull'avvenuta redazione dei singoli Piani, valutandone l'efficacia". "Il fatto che ancora oggi – conclude – il Prefetto debba certificare come, nella Provincia di Chieti, solamente 8 Comuni su 104 siano in regola col Piano di Emergenza, lascia senza parole. Ci sono ancora tanti Sindaci che, evidentemente, non hanno imparato la lezione che gli abruzzesi hanno dovuto subire sulla propria pelle. Non si può più stare a guardare in silenzio, non esistono scuse. Invece di trovarsi a fare la conta dei danni, domandandosi cosa non abbia funzionato, è il momento che il Piano di Emergenza diventi la priorità assoluta di tutti quei Comuni che ancora, inspiegabilmente, non sono in regola".