Mercoledì scorso, l'autista della Linea 21 è stato aggredito alla fermata in zona Sant'Alfonso a Francavilla al Mare. L'episodio è nato da un disguido: un giovane, senza aver prenotato la fermata, ha tentato di scendere dalla porta sbagliata. L'autista, accortosi della situazione, ha aperto la porta, ma il ragazzo, già agitato, ha reagito con insulti e urla. Quando il conducente si è avvicinato per meglio comprendere quali fossero i motivi di una reazione così esagerata, il giovane lo ha aggredito, colpendolo con pugni al volto e facendolo cadere a terra. Solo l'intervento dei passeggeri ha interrotto l'aggressione, mentre il giovane si è dileguato.
Il giorno successivo, nonostante il volto tumefatto, l'autista è tornato al lavoro con grande senso di responsabilità, ad attenderlo in deposito, però, c'era il padre del giovane aggressore, che con un vero e proprio blitz è passato dalle parole ai fatti, colpendo nuovamente il conducente. "Si tratta dell'ennesimo atto di violenza - spiega in una nota l'Orsa Trasporti Abruzzo - nei confronti dei lavoratori di Tua, un fenomeno in preoccupante crescita. Il 19 e 21 novembre, rispettivamente in Piazza San Francesco e Piazza Garibaldi a Teramo, si sono registrate due violente aggressioni per futili motivi ai danni dei conducenti, con gravi conseguenze per i lavoratori. Chiediamo con fermezza alla Regione Abruzzo, in collaborazione con Tua e le forze dell'ordine, di adottare misure concrete per garantire la sicurezza dei conducenti di mezzi pubblici. Riteniamo che l'installazione a bordo di videocamere a circuito chiuso possa essere un passo utile, ma non è sufficiente da sola".