Durante una perquisizione domiciliare i militari hanno rinvenuto un ordigno esplosivo di tipo artigianale ed una pistola a salve, priva del tappo rosso, perfetta riproduzione di arma automatica. Sul posto è intervenuto un team di artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Chieti, personale del 118 e Vigili del Fuoco di Pescara che ha messo in sicurezza l’area e, dopo gli opportuni accertamenti sulla natura dell’ordigno esplosivo rinvenuto, lo hanno fatto brillare. Le caratteristiche del congegno hanno fatto scattare le manette intorno ai polsi del giovane pescarese con la pesante accusa di detenzione illegale di materiale esplodente e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Pescara, ristretto presso il carcere di San Donato. Le indagini ora continuano al fine di risalire all’origine della fabbricazione dell’ordigno stesso.