È scomparso nella notte all’età di 93 anni Romeo Ricciuti, figura di spicco della politica abruzzese e nazionale, ex presidente della Regione Abruzzo ed esponente di rilievo della Democrazia Cristiana. Nato a Giuliano Teatino nel 1930, Ricciuti avrebbe compiuto 94 anni il prossimo 5 ottobre.
La sua carriera politica è iniziata all'interno della Democrazia Cristiana abruzzese, dove militava nella corrente fanfaniana, affermandosi poi come una figura chiave a livello regionale e nazionale. Negli anni '60, fu nominato direttore regionale della Coldiretti all'Aquila, dove iniziò il suo percorso politico sotto la guida di Lorenzo Natali. Nel 1970 fu eletto consigliere regionale nelle prime elezioni abruzzesi e successivamente riconfermato nel 1975 e nel 1980. Nel 1977 raggiunse il culmine della sua carriera regionale con l’elezione a presidente della Regione Abruzzo, ruolo che mantenne fino al 1981.
La sua carriera politica proseguì a livello nazionale: nel 1983 venne eletto deputato alla Camera, incarico che mantenne anche nelle successive legislature del 1987 e 1992. Ricoprì ruoli di governo come sottosegretario di Stato al Ministero dell'Industria, Commercio e Artigianato nel governo Goria (1987-1988) e sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura e Foreste nei governi Andreotti VI e VII (1989-1992). Brevemente, fu anche sindaco dell’Aquila per pochi giorni, dal 12 al 24 ottobre 1985. Romeo Ricciuti lascia un segno indelebile nella storia politica della sua regione e del Paese, con una carriera che ha attraversato diverse fasi cruciali per l'Abruzzo e per l'Italia. Anche suo figlio, Luca Ricciuti, ha seguito le orme del padre, diventando consigliere regionale.