“A cosa serve il patto dei sindaci? Condivisione e consapevolezza del nostro ruolo in prima linea rispetto ai bisogni dei cittadini. Siamo consapevoli che stiamo vivendo una emergenza epocale che ha messo a dura prova l’intero sistema Italia. Il percorso per recuperare una parvenza di normalità non è stato ancora tracciato oltre ad essere ancora lungo. Ma crediamo che la priorità assoluta debba essere data alla sanità pubblica, in primis all’ospedale di Vasto, la cui sorte ci sta molto a cuore nella consapevolezza dell’urgenza di dover intervenire per salvaguardare tutti gli operatori che sin dalla prima ora, buttando il cuore oltre l'ostacolo, hanno garantito l'operatività dell'ospedale, ma anche le nostre comunità che dobbiamo non solo rappresentare ma anche tutelare. Siamo consapevoli che non si può restare con le mani in mano e aspettare l’evolversi delle cose. Vorremmo essere soggetti propositori di iniziative che producano effetti concreti a beneficio di tutta la comunità.” E’ quanto si legge in una nota congiunta dei sindaci del Vastese Francesco Menna (Vasto),Tiziana Magnacca (San Salvo),Graziana Di Florio (Cupello) Catia Di Fabio (Monteodorisio),Mimmo Budano (Villalfonsina), Nicolino Di Carlo (Pollutri), Filippo Marinucci (Casalbordino), Nino Di Fonso (Torino di Sangro),Lino Giangiacomo (Fresagrandinaria),Claudia Fiore (Roccaspinalveti), Felice Magnacca (Castiglione Messer Marino)Filippo Stampone (Fraine), Angelo Marchione (Furci,),Antonio Di Santo (Liscia),Alfonso Ottaviano (Scerni),Giuseppe Masciulli (Palmoli),Rocco D’Adamio (Dogliola) Gianfranco D’Isabella (Carunchio),Walter Di Laudo (Celenza sul Trigno),Ernano Marcovecchio (Tufillo), Luciano Piluso (Schiavi d'Abruzzo).. “Vorremmo essere promotori di idee che consentano la riapertura graduale e in sicurezza delle attività, iniziando da chi in queste settimane non ha avuto alcuna possibilità di percepire alcuna fonte di reddito e che dobbiamo sostenere ed incoraggiare perché costituiscono il cuore pulsante delle nostre comunità.- scrivono i sindaci - Ci riferiamo agli ambulanti, agli autonomi, agli addetti alle attività di pubblico esercizio, alle partite iva tutte, ai balneari senza dimenticare le tante aziende della zona industriale che insistono con i loro riflessi economici su un territorio più vasto di quello strettamene connesso ai siti produttivi. Per tutte queste ragioni – conclude la nota - ci attiveremo in concreto con proposte e suggerimenti a beneficio del nostro territorio per le comunità da noi amministrate”.