Alla presenza del Presidente Nazionale del Consiglio Nazionale, Antonio De Poli, il partito si propone come forza politica di centro Si torna al centro, nel centrodestra, con una proposta nuova rivolta ai cattolici e moderati d’Abruzzo, una scelta di campo chiara e coerente con la propria storia, nella consapevolezza di essere un partito da sempre vicino alla gente, capace d’interpretarne esigenze e aspirazioni. E’ in sintesi il contenuto del documento politico-programmatico approvato all’unanimità dal Comitato Regionale dell’UDC, riunitosi ieri sera a Montesilvano, e con il quale il partito guidato dal Segretario Regionale, Enrico Di Giuseppantonio, indica con chiarezza l’area dalla quale inizierà il suo percorso in vista delle prossime scadenze elettorali. Ai lavori, svoltisi al Gran Hotel Adriatico, hanno preso parte il Presidente del Consiglio Nazionale del partito, Sen. Antonio De Poli, e i segretari provinciali di Chieti, Andrea Buracchio, di Pescara, Valter Cozzi, de L’ Aquila, Lino Cipolloni, di Teramo, Berardo De Simplicio. L’Udc torna a essere un punto di riferimento per gli abruzzesi. Lo fa dopo aver resistito agli effetti di divisioni interne e con un processo di riorganizzazione lungo e difficile, premiato con le incoraggianti percentuali registratisi nelle recenti elezioni comunali di Avezzano (10 per cento), e prim’ancora a Lanciano (8,5%), a Chieti (6,50%). Dati che confermano che le radici della cultura riformista, cattolica, liberale, sono ancora ben saldi in Abruzzo. Una regione fondamentale per il partito. E la presenza a Montesilvano del Presidente del Consiglio Nazionale, Sen. De Poli, ne è stata la prova. “Oggi, alla luce del risultato elettorale in Sicilia, sappiamo dove siamo e chi siamo. Nella nuova giunta presentata dal Presidente Nello Musumeci, l’Udc conta due assessori (Girolamo Turano, con delega alle Attività produttive, e Vincenzo Figuccia, Energia e Servizi di pubblica utilità), e questo vuol dire che abbiamo ripreso la nostra strada. Per noi l’Abruzzo - ha affermato De Poli nel suo intervento -, non è una regione come le altre: qui abbiamo molto della nostra storia politica e vogliamo che quei valori che sono stati i pilastri dell’Italia e dell’Europa dei popoli, continuino a essere il punto di riferimento del nostro Paese”. L’Udc, dunque, si propone come forza politica propulsiva nello schieramento di centrodestra, con la propria identità, come ha ribadito nel suo intervento il Segretario Regionale, Di Giuseppantonio: “Siamo un partito fortemente legato al territorio. C’è un mondo democratico-cristiano in Abruzzo che è in cerca di una casa e noi stiamo diventando il punto di riferimento. Siamo tornati ad essere una forza politica importante nonostante l’Udc non abbia propri rappresentanti in Assemblea regionale, che ci ha impedito di poter dare risposte concrete alle richieste della nostra gente, presentando proposte di legge. Ora abbiamo completato la riorganizzazione delle segreterie provinciali - ha sottolineato Di Giuseppantonio - e possiamo portare avanti quella cultura politica che ci ha sempre contraddistinto. Siamo e vogliamo essere il partito della famiglia, attento alle problematiche giovanili e degli anziani, al mondo del lavoro, all’ambiente , propositivo nelle scelte economiche. Siamo il partito che mette al centro la questione morale, che anche in questa regione sta favorendo il dilagare del populismo, una forza che potrà riconquistare quella fetta di elettori indecisi con la forza delle proprie idee. Il tempo di dare risposte non è rinviabile, l’Udc vuole dar vita al ‘risorgimento’ d’Abruzzo, che rischia di naufragare se non si cambia rotta”.