"E' la mia terza visita in questa struttura come Consigliere regionale. Le difficoltà sono tante, specie per il personale in servizio che opera in inferiorità numerica rispetto a quanto necessario. Tanto lavoro deve essere ancora svolto, anche se qualche nota positiva c'è, come per esempio la disponibilità della Sartoria, per anni in attesa delle autorizzazioni Ministeriali, oggi perfettamente funzionante". "Resta il dubbio generale su questa misura di sicurezza "casa lavoro", a Vasto come nel resto d'Italia, nella sua funzione di mezzo per il recupero dei detenuti. Uomini che dopo aver pagato la loro pena, restano in una condizione di Ergastolo Bianco (così definito), che non prevede, di fatto, una "fine pena". Questo perché le condizioni di riscatto sono limitate e spesso possono diventare occasione per reiterare un reato facendo scattare una nuova proroga alla misura cautelare. In pratica da lì non si esce. Si dovrebbe poi ragionare sulle misure a garanzia del personale (educatori, personale amministrativo, guardie) che opera in una condizione di rischio inaccettabile. Sono uomini e donne di Stato e come tali vanno rispettati e tutelati. Abbiamo discusso e ragionato su questo il Garante Cifaldi", conclude.