"Più di trenta iniziative culturali che si sono avvicendate in 10 giorni, con decine di migliaia di spettatori che hanno accompagnato il ritorno ideale di d'Annunzio nella sua Pescara, tra cui 8mila persone solo per il Concerto di Enrico Ruggeri e 3mila utenti sul molo nord per l'evento con gli chef, numeri concreti forniti con il contapersone. Una kermesse che ha permesso di proiettare Pescara alla ribalta internazionale e di farla riscoprire come la città che con orgoglio ha dato i natali a Gabriele d'Annunzio, uno dei personaggi più studiati, approfonditi, dibattuti, anche criticati o contestati, ma sicuramente uno dei protagonisti della nostra storia e che ancora oggi è attuale. La spesa per la Regione per 'La Festa della Rivoluzione' è stata pari a 150mila euro, come pubblicato sin dal primo giorno sulla pagina on line della trasparenza degli atti amministrativi, ovvero circa 6mila euro al giorno compresi Iva e oneri per la sicurezza, cui poi si sono aggiunti gli sponsor privati che hanno consentito di allargare la platea dell'intera manifestazione. Ora con il Comune di Pescara iniziamo a pensare al prossimo anno, quando cadrà l'anniversario dei 100 anni dalla Carta del Carnaro e attendiamo di sapere anche cosa ne pensa il territorio e il suo tessuto economico". Lo ha detto il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri nel corso della conferenza stampa odierna convocata con alcuni dei partner, istituzionali e non, che hanno partecipato alla manifestazione, tra cui il consigliere regionale Guerino Testa, il sindaco Carlo Masci, l'imprenditore Franco Pomilio titolare della Pomilio Blumm che ha curato tutta la strategia comunicativa e il giornalista Alessandro Sansoni che, nei giorni dell'evento, ha coordinato i vari momenti artistici e culturali. "A fine evento possiamo dire che l'impresa è riuscita: dal 6 al 15 settembre abbiamo fatto riscoprire d'Annunzio ai pescaresi, non solo la figura del poeta, ma abbiamo ricordato loro che d'Annunzio è stato l'autore di quell'impresa di Fiume che ha lasciato un segno nella nostra storia internazionale – ha detto il Presidente Sospiri -. E lo abbiamo fatto non solo con la musica o il teatro, eventi che hanno visto una partecipazione straordinaria, ma anche nei convegni, nei dibattiti, e penso alle 600 persone che alle 18 di un pomeriggio di caldo e sole si sono affollate per ascoltare Diego Fusaro, testimoniando la voglia della gente di partecipare al dibattito sui grandi temi di attualità che d'Annunzio ha posto già 100 anni fa. E ancora le mostre, tra cui quella portata da Giordano Bruno Guerri, con l'esposizione, per la prima volta delle fotografie originali provenienti dalle lastre abbandonate nel Vittoriale e riportate alla luce per Pescara. E poi la mostra sui documenti inediti, manoscritti e abiti d'epoca a Casa d'Annunzio grazie alla partecipazione e disponibilità del Direttore Lucia Arbace. Credo che l'intera manifestazione si sia tradotta in uno straripante e riconosciuto successo che ci ha permesso anche di rivalutare i luoghi di Pescara, come il molo nord o lo stesso Aurum. Tutto si può fare meglio, ma ho riscontrato un indiscutibile interesse anche della stampa nazionale e internazionale su eventi come quello sportivo che ha ricordato a tutti che l'inventore dello Scudetto è stato proprio d'Annunzio". "Credo che un sindaco e la sua città debbano saper cogliere le occasioni quando si presentano e 'La Festa della Rivoluzione' è stata un'occasione positivamente colta – ha sottolineato il sindaco Masci -. Finalmente la figura di d'Annunzio è riemersa e soprattutto la si sta ricollocando nella storia e nel posto che merita, non è stato solo un grande poeta, ma molto altro. Quando la Regione ci ha lanciato la proposta dell'iniziativa, il Comune l'ha colta al balzo perché è giusto collegare Pescara alla figura di d'Annunzio, abbiamo solo da guadagnarci e con lui abbiamo un debito di riconoscenza. L'intera kermesse è stata una grande operazione di elevata qualità culturale e artistica che ora deve continuare, anzi dobbiamo lavorare per farla crescere, e penso, per esempio, a lanciare l'idea di realizzare il Museo di d'Annunzio a Pescara, che è cosa diversa dalla sua Casa Natale. Oggi c'è un filo rosso che collega Pescara al Vittoriale, la prima è la città in cui d'Annunzio è nato, il secondo è il luogo in cui è morto, solo che al Vittoriale ci sono 300mila visitatori l'anno e c'è un marketing che ruota attorno al personaggio, mentre Pescara lo ha relegato in un cantuccio, peraltro noi siamo l'unico caso al mondo forse di una città in cui nella stessa strada ci sono le case di due personaggi come d'Annunzio e Flaiano a una distanza di soli 100 metri e la cosa passa quasi inosservata". "La rilevanza dell'evento è dimostrata dalla partecipazione del Consiglio regionale che senza alcun campanilismo ha dato il proprio ok – ha commentato il consigliere Testa – consentendo lo svolgimento di una delle manifestazioni più importanti d'Italia che è stato ed è uno strumento di marketing storico, artistico e culturale". Sulla seconda edizione, nel 2020, dell'evento, il Presidente Sospiri ha commentato "potremmo anche far finta che la nostra università, il liceo classico, una strada, non si chiamino d'Annunzio, ma credo che sia un'operazione suicida". "Ha funzionato il mix eccezionale tra artisti nazionali e locali – ha ancora ripreso il sindaco Masci -, un'operazione chirurgica che ha portato anche i nostri attori e relatori a un livello più elevato del consueto". "L'intera manifestazione – ha detto Franco Pomilio – ha totalizzato oltre 30milioni di contatti, un numero elevatissimo. Pensiamo all'attenzione ricevuta dal Telegraph, il quotidiano più importante dell'Olanda, che vende 450mila copie. Ora dobbiamo pensare a quanto sia futuribile d'Annunzio in una città come Pescara che poggia la sua economia sul terziario e che deve puntare sulla promozione culturale. Lo ha fatto una città come Bilbao, 350mila abitanti, che stava perdendo generazioni di giovani che, finita la vocazione industriale metallurgica del territorio, cercavano lavoro fuori. L'investimento sulla realizzazione del Guggenheim ha rivalutato il territorio fermando il salasso di ragazzi. Per Pescara l'idea di d'Annunzio ha un potenziale straordinario che può restituire un senso alla città". Intanto sono state prorogate le due mostre: la prima, quella fotografica allestita da Guerri, verrà trasferita negli spazi della Fondazione PescarAbruzzo, in corso Umberto e resterà visitabile sino a fine novembre; la seconda, quella allestita sui documenti inediti e abiti d'epoca in Casa d'Annunzio è stata prorogata sino al prossimo 3 novembre.
(ACRA)