In una storica riunione tenutasi a Casoli, i Sindaci e gli Amministratori di venti comuni dell'Abruzzo interno ( Altino, Casoli, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Fara San Martino, Gessopalena, Guardiagrele, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo, Palena, Palombaro, Pennadomo, Pennapiedimonte, Perano, Roccascalegna, Sant’Eusanio, Taranta Peligna e Torricella Peligna) hanno espresso, con una sola e unanime voce, crescente preoccupazione per la situazione sanitaria nelle zone marginalizzate della regione.
Le aree costiere ricevono sempre più attenzione, ma oltre 27.000 abruzzesi che vivono nell'entroterra si sentono trascurati e abbandonati. La decisione di limitare l'operatività dei Punti di Primo Intervento (PPI) da 24 a sole 12 ore è stata fortemente condannata da questi rappresentanti locali. Per loro, garantire l'accesso a cure mediche continue è un diritto fondamentale, non un lusso. Ma le preoccupazioni non si limitano ai PPI. La mancanza di medici specializzati per le visite ambulatoriali colpisce soprattutto gli anziani che faticano a spostarsi. La carenza di personale nel servizio di dialisi costringe i pazienti a viaggi lunghi e dispendiosi, peggiorando ulteriormente la loro condizione di salute e aumentando i costi per il sistema sanitario. Un altro problema rilevante è rappresentato dalla scarsa dotazione di personale medico a bordo delle ambulanze del servizio di emergenza urgenza territoriale, con postazioni 118 prive di medici operativi da anni.
Anche se si prevedeva l'arrivo di automediche per supportare le ambulanze, questa misura è stata giudicata insufficiente e poco garantita. "Non possiamo più accettare che le aree interne paghino il prezzo di decisioni miope e non condivise", dichiarano i Sindaci e gli Amministratori presenti. "Chiediamo investimenti adeguati che riconoscano il valore e l'importanza delle nostre comunità. La marginalizzazione delle aree interne rappresenta una perdita per l'intera regione." Questi rappresentanti delle zone interne dell'Abruzzo chiedono con forza che la salute dei cittadini non sia compromessa da scelte che trascurano le necessità delle comunità.
"È ora di guardare oltre la costa e riconoscere che l'Abruzzo è fatto anche delle sue splendide zone interne. Il benessere di queste comunità è essenziale per l'intera regione." L'appello è rivolto alle istituzioni competenti affinché tengano in considerazione le preoccupazioni dei rappresentanti dell'Abruzzo interno e agiscano con decisione e concretezza per garantire una sanità equa e accessibile. "L'ora di agire è adesso", affermano con determinazione i Sindaci e gli Amministratori dei comuni delle aree comuni interne d'Abruzzo.