"Il Gruppo Toto accoglie con soddisfazione l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Teramo che annulla interamente il sequestro di ingenti fondi dei suoi Amministratori e, per la maggior parte (€21,8 milioni circa su complessivi €26,7 milioni circa), il sequestro dei fondi delle sue Società, a conferma di quanto sempre sostenuto dal Gruppo in merito alle infondate accuse formulate." È quanto si legge in una nota del Gruppo Toto Holding. "È un passo importante che restituisce verità a ricostruzioni mediatiche scorrette, fantasiose e gravemente lesive dell’immagine e dell’operato del Gruppo Toto e dei propri amministratori.- continua la nota - Il provvedimento del Tribunale, andando al di là di ogni clamore mediatico evidentemente ricercato in tutti i modi, conferma che le accuse che hanno portato al provvedimento di sequestro dei fondi alla Toto Costruzioni, alla Toto Holding e agli amministratori e dirigenti delle società si basavano su presupposti errati, ed è questo che oggi è emerso con chiarezza: è stata infatti ribadita la piena legittimità dell’assegnazione dei lavori alla Toto Costruzioni. - continua la nota - Basti ricordare che è stato contestato l’affidamento di appalti ad altra Società del Gruppo, mentre le norme prevedono espressamente che le società che hanno ottenuto l’affidamento della concessione a mezzo procedura pubblica (cosiddetta gara) non sono obbligate ad affidare gli appalti a terzi, in modo da garantire la realizzazione in tempi e costi certi delle opere di completamento e di ammodernamento dell’autostrada. Appunto, come nel caso di Strada dei Parchi Spa, una delle quattro concessionarie italiane ad aver ottenuto la concessione a seguito di bando pubblico. Tanto, in conformità alla normativa europea vigente. Resta aperta la questione relativa alla legittimità dell’utilizzo dei fondi pubblici destinati, peraltro con legge del Parlamento e d’intesa con il Ministero, alla realizzazione delle misure urgenti per messa in sicurezza anti-simica di A24 e A25. Non si può che ribadire che i lavori di manutenzione delle autostrade A24 e A25 sono stati finanziati per la gran parte dalla Concessionaria Strada dei Parchi: dei 170 milioni necessari, 112 sono stati a carico di Strada dei Parchi e 58 milioni da fondi pubblici previsti da una legge, la n.205/2017, che in maniera puntuale ha individuato la destinazione e gli interventi da eseguire con quegli stanziamenti. E quindi Strada dei Parchi, certa di aver operato nel pieno rispetto della normativa e con assoluta regolarità, non condivide il mancato dissequestro che la riguarda. Resta in attesa del deposito delle motivazioni del provvedimento per valutare l’opportunità di un ricorso in Cassazione. Il Gruppo, - conclude la nota - anche alla luce del provvedimento odierno, continuerà lungo la strada intrapresa: garantire un collegamento sicuro, sostenere lo sviluppo del territorio e assicurare la continuità di centinaia di posti di lavoro".