Tragedia nel primo pomeriggio, intorno alle 14.00, alla Sabino esplodenti di Casalbordino, in contrada Termini, nei pressi della Statale 16, dove si è verificata una violenta esplosione che ha causato la morte di tre persone di 45, 46 e 54 anni. Si tratta di Carlo spinelli, Paolo Pepe e Nicola Colameo. Sul posto uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco. Secondo fonti sanitarie non ci sarebbero feriti. I tre operai che anno perso la vita sono stati ritrovati a poca distanza l'uno dall'altro, in una delle casematte dell'azienda. Il medico del 118, una volta sul posto, ha effettuato la constatazione dei decessi. Sul posto anche il medico legale. Al momento nella struttura sono impegnati solo gli addetti interni alla sicurezza e i vigili del fuoco mentre tutti gli altri sono tenuti rigorosamente a distanza. Intanto La Procura di Vasto si è già attivata per aprire un fascicolo sull'accaduto. Dall'alto, subito dopo l'esplozione si è portato per una ricognizione l'elicottero dei Vigili del Fuoco, Drago 54, che ha sorvolato l'area dell'incidente a distanza di sicurezza in attesa dell'accertamento degli artificieri dei Carabinieri.Tutta l'area è presidiata dalle forze dell'ordine è pertanto impossibile avvicinarsi al luogo dello scoppio. La fabbrica, che fa capo all'imprenditore Gianluca Salvatore, si occupa di smaltire e recuperare polvere da sparo da bonifiche. Sospeso il traffico dela ferrovia adriatica sulla linea Pescara Foggia e bloccata la Statale 16 tra Fossacesia e il porto di Vasto.Sembra sia stato evacuato anche un albergo. Ed oggi pomeriggio il Prefetto di Chieti Armando Forgione ha convocato una video riunione urgente del centro di Coordinamento dei Soccorsi per affrontare l'emergenza della tragedia. Alla riunione sono stati convocati la Regione Abruzzo, provincia di Chieti, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Asl di Chieti, Arta, Ferrovie, il concessionario della A14 e l'Anas.
Non si tratta del primo incidente drammatico che colpisce l'azienda frentana. Nel 1992 morì un uomo di 48 anni, poi altra tragedia nel 2009 con due feriti gravi rimasti coinvolti in un'altra esplosione. Uno degli operai subì ustioni di secondo e terzo grado su 70 per cento del corpo.