E' uscito dal coma e le sue condizioni sono stabili è per questo che è stato trasferito dal reparto di rianimazione dell'ospedale di Pescara ad una struttura riabilitativa di Porto Potenza Picena (Macerata). Giuseppe Pio D'Astolfo, il 18enne di Lanciano (Chieti) che nella notte tra il 17 e il 18 ottobre, nell'area dell'ex stazione ferroviaria della città del chietino, era stato aggredito e ridotto in fin di vita, inizierà, dopo il recupero graduale della coscienza, un percorso di riabilitazione nel centro marchigiano che ci si augura possa consentirgli di recuperare, attraverso un processo lungo e graduale le sue capacità motorie e cognitive dopo il grave trauma subito. Il ragazzo quella notte, nel corso di una lite nata per futili motivi, era stato colpito con un pugno alla tempia, aveva dapprima perso i sensi, poi si era ripreso, ma le condizioni al suo rientro a casa si erano aggravate, gli amici che erano con lui, un ragazzo ed una ragazza minorenne, lo avevano subito al accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale frentano e da lì disposto l'immediato trasferimento, in condizioni gravissime, all’ospedale di Pescara, dove nella notte era stato sottoposto ad intervento chirurgico. Il 18enne è rimasto ricoverato per circa un mese nel reparto di rianimazione del nosocomio della città adriatica in coma farmacologico indotto. Ora che le sue condizioni si sono stabilizzate i sanitari hanno deciso il trasferimento nel centro di riabilitazione marchigiano. Il ragazzo di Lanciano ha lasciato l’ospedale Santo Spirito con una prognosi di 90 giorni. Grande la gioia e la commozione dei suoi cari, della mamma Paola Iasci e dei fratelli, che lo hanno finalmente potuto vedere sveglio attraverso una videochiamata, poichè impossibilitati a fargli visita. Ricordiamo che per l'episodio di violenza sono indagate cinque persone, tre maggiorenni e due minorenni, accusate del reato di lesioni gravissime. Delle indagini si occupano i carabinieri della Compagnia di Lanciano agli ordini del comandante, il Maggiore Vincenzo Orlando.