Sabato 30 Novembre 2024

Cronaca

Nuove rastrelliere, Pescara avrà a disposizione oltre 2000 posti per le bici

12/03/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Nuove rastrelliere, Pescara avrà a disposizione oltre 2000 posti per le bici

Un vero e proprio Prg dei posti bici: è quello attivato dal Comune di Pescara per posizionare i 230 nuovi portabici che stanno arrivando anche grazie ai finanziamenti ottenuti con il progetto Primus (Programma urbano per l'incentivazione della mobilità sostenibile).

Un supporto importante per la ciclabilità cittadina, sia dal punto di vista della sicurezza che del decoro urbano: le strutture sono in metallo, biposto, analoghe a quelle di più recente installazione presenti in molte zone della città. Sono state realizzate seguendo le linee guida delle amministrazioni territoriali e della Fiab.
"Vogliamo limitare il più possibile il 'parcheggio creativo' delle biciclette - afferma l'assessore alla Mobilità, Luigi Albore Mascia - spesso lasciate anche in condizioni che danno fastidio al passaggio dei pedoni sui marciapiedi. Sappiamo che ci sarà sempre più bisogno di rastrelliere, visto che abbiamo intenzione di spingere il più possibile sugli spostamenti in modalità leggera, ma cercheremo di far avanzare alla stessa velocità miglioramento della rete ciclabile e presenza di posti bici. Anche per non ripetere gli errori storici che sono stati fatti con le auto".
Per questa ragione gli uffici hanno innanzitutto lavorato su una mappatura di tutto l'esistente. Lo hanno fatto con un programma Gis (Geographic information system) che ha consentito di effettuare un controllo numerico delle rastrelliere e di avere contezza della loro localizzazione.
Sono state censite 131 rastrelliere di prima generazione, a cavalletto, e 472 nuove, ad anello, analoghe a quelle che verranno installate, per un totale di più di 1600 posti bici.
Con lo stesso sistema di localizzazione sono state posizionati i portabiciclette biposto, dando priorità alle aree nei pressi delle sedi scolastiche, agli spazi attraversati dalle piste ciclabili e a quei quartieri della città, come Portanuova, rimaste sostanzialmente senza servizio.
Con la crescita di utilizzo delle biciclette a pedalata assistita, che facilitano l'utilizzo anche in salita, sono stati previsti nuovi portabici anche nelle zone sensibili collinari.
Con i nuovi stalli saranno dunque disponibili più di duemila posti bici.
"Arriveremo, compatibilmente con le risorse finanziarie a disposizione - sottolinea l'assessore Albore Mascia - a coprire la maggior parte del territorio comunale, senza dimenticare il progetto delle ciclostazioni: quella di Portanuova è già attiva, anche con il servizio di punzonatura bici, lavoreremo intensamente per quella da realizzare alla stazione centrale, che in questo modo diventerà un vero e proprio hub dei trasporti cittadini, una grande area di scambio, che si appresta ad essere completamente riqualificata, che valorizzerà il cuore di Pescara".
Intanto il costo complessivo della fornitura dei portabici è pari a 75.762 euro. Le somme sono finanziate nell’ambito di un progetto di importo complessivo di 118.127,60 euro: 30.000 euro sono a carico del Comune di Pescara, i restanti 88.127,60 euro a carico del Ministero dell’Ambiente.

CONDIVIDI:

Potrebbero interessarti

Questa mattina, il Prefetto di Pescara, Flavio Ferdani, ha sottoscritto con il Presidente locale di Federfarma, dott. Fabrizio Zenobii, e alla presenza del Sindaco di Pescara, Avv. Carlo Masci, del Vicario del Questore, del Comandante dell’Arma dei Carabinieri, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e del Comandante della Polizia Locale, il Protocollo d’intesa per la promozione dei sistemi di video-allarme antirapina, redatto ai sensi dell’art. 2 del “Protocollo Quadro” sottoscritto in data 4 settembre 2020, tra il Ministero dell’Interno, Federfarma e A.S.S.o.Farm.

Perde la vita una giovane di 26 anni, denunciato per omicidio stradale il conducente dell’altra auto

Hashish nascosto in bocca, aggredisce i finanzieri durante il controllo

Individuato e arrestato un albanese che, nel corso dell’indagine, sapendolo irregolare, ha favorito l’ingresso e la permanenza sul territorio dello Stato italiano del capo dell’associazione.