In particolare, i militari individuavano forti discordanze tra la situazione economica e patrimoniale reale dei beneficiari rispetto a quella dichiarata nelle domande presentate. I percettori, infatti, omettendo deliberatamente di riportare informazioni rilevanti nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche per il calcolo dell’indicatore ISEE per gli anni 2019 e 2020 riuscivano ad ottenere l’indebita percezione (nel 2019) e il mantenimento (nel 2020) del RdC.
Numerose anomalie individuate, tali da escludere il beneficio, quali:
omessa o parziale informazione circa vincite di gioco;
mancata reperibilità della persona nel Comune di residenza;
errata indicazione dell’esatto numero dei componenti del nucleo familiare;
omessa indicazione di precedenti penali o sottoposizione a misure cautelari personali (tra questi usurai e spacciatori già arrestati dalla Compagnia);
residenza fittizia in immobile in locazione;
redditi da lavoro dipendente oltre la soglia.
Le indagini hanno anche consentito di individuare una scuola guida totalmente sconosciuta al fisco e recuperare a tassazione i proventi incassati in nero da circa 800 clienti.
I 35 percettori del Reddito di Cittadinanza sono stati segnalati alle competenti Autorità Giudiziarie e ai competenti uffici dell’INPS, per il blocco del beneficio e il conseguente recupero di quanto ottenuto. Il Reddito di Cittadinanza è un beneficio diretto a tutti coloro che hanno concreto bisogno di un sostegno economico, motivo per il quale la Guardia di Finanza è impegnata a contrastare qualsiasi tentativo di indebita percezione.
L’azione di servizio delle Fiamme Gialle, atteso il particolare momento di emergenza epidemiologica Covid-19 che ha ampliato notevolmente la platea delle persone indigenti, è svolta in maniera incisiva affinché le risorse economiche messe a disposizione dallo Stato, siano destinate a chi ne ha effettivamente diritto.