“ La Sasi esprime solidarietà all'Istituto Superiore di Sanità per l'atto intimidatorio subito, un'azione che va stigmatizzata e che certo non lede, né sminuisce il lavoro della massima istituzione di salute pubblica. Un impegno forte che sta portando avanti fin dall'inizio di questa Pandemia, e risulta davvero incomprensibile come si possa attaccare chi lavora per tutelare la salute di tutti, in un periodo tanto difficile.” Così il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe ha voluto esprimere un sentimento solidale e di rammarico nei confronti dell'Istituto con il quale da qualche mese, la società che presiede e che gestisce il servizio idrico di 87 comuni, sta collaborando proprio con l'obiettivo di contrastare la diffusione dei contagi da Covid e individuare le possibili varianti. Si tratta del progetto di ricerca che prevede l'indagine sui prelievi effettuati sui liquami fognari convogliati ai depuratori. L'Istituto, come è noto, è stato teatro di un atto che è al vaglio degli investigatori. Ignoti hanno dato fuoco al portone di ingresso dopo averlo cosparso di liquido infiammabile. “La collaborazione resta inalterata, non sarà un gesto del genere – aggiunge Tommaso Pagliani, biologo della Sasi e referente del progetto di ricerca – a fermare il lavoro intrapreso che sta andando avanti con risultati importanti per il nostro territorio. Va ricordato che l'Istituto lavora per dare il massimo contributo scientifico alla gestione dell'emergenza nell'unico e prioritario interesse che è la salute pubblica”.