A nulla sono valsi i continui inviti da parte del proprietario a lasciare il locale, l'uomo è stato costretto a chiamare il 112. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno trovato il ragazzo che ancora minacciava ed infastidiva i clienti, urlando di essere in possesso di una pistola, tanto che hanno dovuto perquisirlo sul posto per sicurezza. Una volta accertato che era disarmato, i carabinieri hanno ritenuto opportuno perquisire anche l’abitazione del giovane.
Una volta lì, hanno trovato un vero e proprio arsenale di armi bianche, coltelli, una roncola ed addirittura due bastoni chiodati costruiti artigianalmente. Inoltre, in un angolino, c’era un vaso con tre piantine di marijuana e un grammo e mezzo dello stesso stupefacente pronto da consumare e alcuni bancomat e documenti, risultati poi rubati a Pescara. Quando lo hanno informato che sarebbe stato tutto sequestrato, l’uomo è stato preso nuovamente da un raptus ed ha aggredito il brigadiere spintonandolo e cercando di afferrare la più grande delle mazze chiodate per colpirlo: a quel punto è stato bloccato e tratto in arresto. Su disposizione del PM di turno Marika Ponziani, l’uomo è stato condotto ai domiciliari con le accuse di minaccia aggravata, ricettazione, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e dovrà presentarsi questa mattina al Tribunale di Chieti per il rito direttissimo.