Le feste di Natale fanno impennare la spesa degli italiani che quest’anno, a dicembre, raggiungerà il valore di 24,4 miliardi di euro, vale a dire il 28,3% in più della media annuale. Quasi due terzi degli acquisti, pari a 15,9 miliardi, saranno dedicati ad alimentari e bevande. È la previsione elaborata da Confartigianato sui dati Istat e Unioncamere secondo la quale, nei consumi natalizi del 2023, primeggeranno quelli che puntano sulla tipicità, sull’identità territoriale, sull’unicità e sulla qualità di prodotti e servizi.
Un trend che coinvolge 311.111 aziende artigiane con 882.157 addetti che operano in 47 settori, dalle specialità alimentari all’oggettistica, dall’abbigliamento ai prodotti per la casa fino ai giocattoli. Dallo studio di Confartigianato, a livello territoriale, emerge che gli abruzzesi spenderanno 497 milioni di euro (352 milioni in prodotti alimentari e bevande e 145 milioni in altri prodotti), dato che incide per il 2% sulla spesa totale nazionale. Si spenderà di più nella provincia Chieti (145 milioni di cui 103 milioni in prodotti alimentari), seguita da Pescara (121 milioni di cui 86 alimentari), L’Aquila (116 milioni di cui 82 alimentari) e infine Teramo (115 milioni di cui 81 alimentari). Shopping di Natale sfrenato invece in Lombardia con 4,3 miliardi di euro (17,5% del totale nazionale). Supererà il miliardo di euro anche il Lazio con una spesa stimata di 2,4 miliardi, il Veneto (2 miliardi), la Campania (1,9 miliardi), l’Emilia-Romagna (1,9 miliardi), la Sicilia (1,9 miliardi), il Piemonte (1,9 miliardi), la Toscana (1,5 miliardi), la Puglia (1,4 miliardi).
Si spenderà meno dell’Abruzzo solo in Umbria (354 milioni), nelle Province autonome di Trento (230 milioni) e Bolzano (221 milioni), in Basilicata (211 milioni), nel Molise (117 milioni) e in Valle d’Aosta (58 milioni). In Abruzzo il 34% degli addetti del settore artigiano (7.726 imprese, 18.686 addetti) è coinvolto nell’offerta di prodotti e servizi natalizi, una percentuale che supera la media nazionale pari al 33,9%. A livello provinciale, in Abruzzo, il peso più rilevante dell’artigianato interessato dalla domanda per le festività natalizie si riscontra a Teramo, dove coinvolge 5.661 addetti (pari al 36,9% del totale delle imprese artigiane del territorio).
A seguire Pescara, con 4.596 addetti (35,2%), mentre dati leggermente inferiori si osservano a Chieti (5.101 addetti pari al 33,4% del totale) e a L’Aquila (3.331 addetti pari al 29,5% del totale). “I dati dimostrano che i consumatori preferiscono acquistare prodotti e servizi realizzati da artigiani e micro piccole imprese locali – commentano il presidente e il segretario regionale di Confartigianato Abruzzo, Giancarlo Di Blasio e Daniele Di Marzio- ciò non significa solo sostenere l’imprenditore, i suoi dipendenti e le rispettive famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura del sapere artigiano nel territorio”. Per incentivare tale dinamica, dagli effetti virtuosi, anche quest’anno Confartigianato rilancia la campagna ‘Acquistiamo locale’.
“E’ un invito a rivolgersi ai negozi e alle botteghe di prossimità, e a dare un senso a questa scelta di responsabilità e sostenibilità – affermano le figure di vertice dell’associazione datoriale- i prodotti e i servizi offerti dalle imprese artigiane italiane sono caratterizzati da una artigianalità basata sul valore del lavoro, sull’ascolto del cliente e sulla personalizzazione del prodotto, a cui si associa l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati “. In conclusione Di Blasio e Di Marzio sottolineano che “scegliere un regalo, espressione del valore artigiano e del Made in Italy equivale a donare creatività, innovazione e originalità”.