La produzione di Stellantis nel primo semestre del 2024 ha subito un calo del 25,2%, con 303.510 veicoli prodotti rispetto ai 405.870 dello stesso periodo nel 2023. La flessione è particolarmente evidente nella produzione di autovetture, che è scesa del 35,9%, mentre i veicoli commerciali hanno visto una leggera crescita del 2%.
In rosso tutti gli stabilimenti, tranne Pomigliano e Atessa Lvc, dove comunque rallenta la crescita. Si prospetta una produzione a fine anno poco sopra i 500 mila veicoli. È il quadro tracciato dalla Fim Cisl in una nota del Segretario Generale Ferdinando Uliano, in cui si chiede al Governo di rispettare l’impegno di convocare le rappresentanze sindacali entro luglio a Palazzo Chigi per definire impegni e garanzie per il rilancio di un settore in difficoltà.
Lo stabilimento di Atessa, specializzato nella produzione di veicoli commerciali leggeri per Fiat, PSA, Opel, Vauxhall e, dal 2024, Toyota, ha raggiunto una produzione di 117.000 unità nel primo semestre, segnando un incremento del 2% rispetto al 2023. Tuttavia, a partire da giugno, la produzione di cabinati per camper è calata da 400 a circa 100 al giorno, a causa della diminuzione degli ordini nel mercato dei camper. Questa situazione ha portato all'adozione della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) per 400-600 dipendenti per 15 giorni a giugno.
A luglio, l'azienda ha comunicato un ulteriore calo produttivo, riducendo i turni di lavoro a due e utilizzando la CIGO per circa 800 persone. Lo stabilimento chiuderà dal 22 luglio al 2 agosto, seguito da ferie collettive dal 4 al 19 agosto.Nonostante le difficoltà, sono stati completati investimenti significativi, come il potenziamento della nuova verniciatura a basso impatto ambientale. Tuttavia, persistono preoccupazioni riguardo alla stabilizzazione dei lavoratori in staff leasing: dei 180 iniziali, solo 40 sono stati assunti a tempo indeterminato, lasciando ancora 103 dipendenti in una situazione precaria.
La FIM-CISL ha sollecitato Stellantis a stabilizzare tutti i lavoratori in staff leasing e a investire nella produzione di veicoli commerciali con celle a combustibile a idrogeno, per mantenere la leadership dello stabilimento di Atessa. La richiesta è stata avanzata nell'ultimo incontro ministeriale, sottolineando la necessità di proteggere e incentivare ulteriormente la produzione italiana e il settore della camperistica.