Pescara, 13 gennnaio. Più di cinquanta pescherecci si sono spostati oggi in segno di protesta dal Porto di Pescara a quello di Ortona . Lo scalo pescarese, diventato impraticabile per i fondali insabbiati, non più considerato sicuro dalla marineria che, quindi, ha deciso di spostarsi in un altro porto, anche se non sembra ci sia spazio per tutti. L'arrivo a Ortona è avvenuto intorno alle nove di questa mattina. Ad aspettare i pescaresi c'erano il Sindaco Nicola Fratino e il Comandante della Capitaneria di Porto, Giovanni Greco.Il porto di Pescara è rimasto quindi senza neanche un peschereccio, tranne le tre imbarcazioni che vi permangono perché impossibilitate a muoversi. Armatori e pescatori sono tornati tutti a Pescara, in auto, per radunarsi dove si è tenuto un incontro tecnico riguardante il dragaggio del porto con il Commissario del Dragaggio e anche Presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, unitamente al Comandante della Capitaneria di Porto Luciano Pozzolano. Testa e Pozzolano hanno spiegato l'esito della riunione tecnica che si è svolta in Prefettura proprio in merito al dragaggio. L'incontro operativo, al quale ha partecipato anche il Prefetto Vincenzo D'Antuono, è servito a capire come superare la fase di stallo che si è creata dopo il sequestro della draga Gino Cucco, ad opera dalla Procura della Repubblica dell'Aquila che ritiene il materiale da dragare contaminato da Ddt. Lo stesso materiale non e' contaminato per l'Agenzia Regionale di Tutela Ambientale, Arta, che ha anche ripetuto le analisi ottenendo lo stesso risultato avuto nei mesi scorsi. Testa ha detto agli operatori che lo attendevano in Piazza Italia, che tra una settimana o al massimo quindici giorni si saprà se il materiale è effettivamente contaminato oppure no, e di conseguenza si potrà sapere se il dragaggio potrà proseguire versando il materiale a mare o individuando un sito per conferire tale materiale per cui "è opportuno pazientare ancora un po' cercando di essere ottimisti" ha dichiarato il Commissario del Dragaggio. Questa fase ulteriore di accertamenti sarà condotta dall'Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambiantale. “Dovete tornare a Pescara - ha detto invece il Comandante Pozzolano - questo è il vostro porto e io vi garantisco il mio impegno e interessamento". In queste ore i pescherecci che avevano lasciato il Porto di Pescara per raggiungere Ortona stanno rientrando nel capoluogo adriatico.