L'AQUILA, 12 GEN - Il giudice del tribunale dell'Aquila, Marco Billi,deciderà domani sulle due richieste diconfronto che gli sono state inoltrate nell'ambito del processo alla commissione grandi rischi. Per testimonianze contrastanti, è stato chiesto un faccia a faccia dall'accusa, tra l'ex Assessore regionale alla Protezione Civile, Daniela Stati, che era stata già sentita in una precedente udienza, e il Dirigente regionale dello stesso servizio, Altero Leone,il quale ha testimoniato proprio oggi. Per la stessa causa, cioè la discrepanza tra le deposizioni, le difese hanno chiesto un altro confronto, tra il Sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, e la stessa Daniela Stati. La decisione formale arriverà nell'udienza bis di domani. Quella di oggi si è conclusa con la deposizione di Werner Marzocchi, Dirigente di ricerca dell'Iatituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, che ha fatto parte della commissione internazionale di esperti nominata da Guido Bertolaso dopo il terremoto dell'Aquila. Sullo sciame sismico Marzocchi ha affermato che, "ancora oggi, studiando quella sequenza sismica, non riesco a vederci niente di differente rispetto a tante altre che ci sono state anche dopo e che non hanno portato a eventi come quelli dell'Aquila". Il pubblico ministero Fabio Picuti ha obiettato: "Da profano, le scosse sono aumentate via via nel tempo per frequenza e intensità". "Sì, ma questo non è un precursore sismico - ha ribattuto l'esperto Ingv - Quel magnitudo 4 ci stava, ne registriamo una decina all'anno in Italia". Marzocchi ha ricevuto anche alcune critiche. "Che un terremoto di magnitudo 4 può essere innesco di uno più grande l'avrebbe sostenuto prima di quello dell'Aquila?", ha chiesto il pm, e alla risposta negativa di Marzocchi ha replicato: "Mi stupisco di come una persona che fa queste scoperte rappresentasse l'Italia", alludendo alla commissione internazionale.