Hanno trascorso una settimana a Lanciano studenti e insegnanti, 28 in tutto, provenienti da diverse scuole estere nell’ambito del progetto ERASMUS+ “Math Games”. Ad accoglierli in questo viaggio nella conoscenza, nel segno della valorizzazione delle culture altre da noi e dell’inclusione, alunni e professori della scuola partner del progetto, la secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Umberto I. Attività laboratoriali in classe, in aula magna e in palestra, uscite didattiche alla scoperta del territorio, giochi e momenti di aggregazione hanno caratterizzato queste giornate speciali dal sapore internazionale che si sono svolte in città. Le delegazioni provenivano da: Turchia, Romania, Lituania e Bulgaria. Il progetto ha coinvolto anche le famiglie dei ragazzi dell’Umberto I che hanno ospitato con gioia nelle loro case i giovani studenti. “Si è partiti due anni fa” spiega la professoressa Simona Spadano, coordinatrice dell’iniziativa “In un progetto volto ad interessare i ragazzi in attività che hanno fatto leva sul piacere di imparare la matematica anche con attività creative, coinvolgendo altre materie tra le quali: arte, attività motoria e musica. “Il rapporto arte e matematica è un rapporto strettissimo” spiega la docente Serena Sanseviero ” un rapporto di armonia di regolarità e di proporzione”. E Il tema trattato nel meeting di questa settimana è stato proprio “La nostra città in forme”, nel laboratorio posto in essere dai ragazzi, sotto lo sguardo attento dei docenti, partendo dalle immagini della città, sono stati realizzati dei bellissimi lavori che ora sono esposti a scuola.
“Fara San Martino, la Costa dei Trabocchi, il Ponte del Mare a Pescara, sono state alcune delle mete raggiunte” spiega la professoressa Anna Saragnese, che punta l’accento sulla risposta positiva degli studenti della scuola, che hanno accolto con entusiasmo i nuovi compagni. Sulla stessa linea il professor Francesco Finizio che mette in evidenza quanto simili iniziative stimolino la motivazione facendo emergere le reali competenze di ciascuno studente.
Le attività svolte hanno rappresentato la conclusione di un percorso che ha già visto 16 alunni e 12 insegnanti coinvolti in attività svoltesi presso gli istituti partner in Turchia, Romania, Lituania e Bulgaria. Tra i ragazzi che hanno avuto accesso alla mobilità, non solo le eccellenze, questo, infatti, è stato un percorso che ha rappresentato un altro importante tassello per la costruzione di una cultura della diversità dove ognuno può realizzare il suo modo di essere originale. “Un progetto dal grande valore umano ed emotivo. Un bagaglio di emozioni che resterà nella memoria di tutti”.