24 MAGGIO 2012. Polemiche alla vigilia del cambio di intitolazione di Piazza della Vittoria in Unità d'Italia, domani alle 16, presente Giuliano Amato, Presidente del Comitato garante per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Filippo Paolini, Sindaco di Lanciano per dieci anni, dal 2001 al 2011 stigmatizza la decisione dell'Amministrazione comunale: "Nulla da eccepire sul dedicare
uno spazio pubblico di Lanciano all'Unità d'Italia - scrive Paolini - mi rammarica però che sia stata scelta la gloriosa piazza della Vittoria che evoca indelebili pagine della nostra storia d'Italia. La scelta di sopprimerla è una decisione molto superficiale che denota scarsa conoscenza della nostra storia locale e quella d'Italia. Un'offesa per i nostri avi e per i gloriosi fatti della nostra Storia alla quale l'Amministrazione vorrebbero rendere omaggio. Denominare una delle piazze più importanti della città alla Vittoria (obiettivo comune,
all'epoca, a decine di altre municipalità d'Italia, quali Genova, Firenze, Livorno, Gorizia, Treviso, Bolzano), non fu casuale, ma inserita in un contesto che voleva essere un grande omaggio ai caduti della Grande Guerra, compresi i tanti frentani sepolti nel Sacrario di Redipuglia. Non a caso, aggiunge Paolini, nel contesto fu inserito anche viale Rimembranze per evocare il ricordo indelebile di quei poveri soldati. Con una semplice delibera, assunta senza riflettere, si spazza via non solo la denominazione di una piazza ma un imperituro ricordo che i nostri avi, dopo la prima Guerra Mondiale, vollero dedicare a milioni di caduti che con il loro sangue hanno onorato la nostra grande Patria".