“Se non si trattasse di un argomento serio, verrebbe da sorridere alle dichiarazioni dei diversi esponenti del PD sull’ultimo report Agenas che vede la nostra Asl agli ultimi posti in Italia sul fronte della presa in carico dei pazienti. Posto che i parametri presi in esame e spiegati dalla stessa Agenas, non possono essere liquidati con un numeretto, mi chiedo: ma tutto questo presunto sfacelo è da ascrivere solo a Marsilio e al centrodestra, oppure anche il PD ha contribuito a generarlo?”. Se lo chiede Tonia Paolucci, coordinatore cittadino di Forza Italia e assessore al Comune di Lanciano, secondo cui è ora di finirla di imputare tutti i problemi della sanità all’attuale governo regionale.
“La verità è un’altra – attacca – e tutti gli esponenti del PD ne sono perfettamente consapevoli. Utilizzano però la strategia dell’attacco, pensando che i cittadini si siano dimenticati dei disastri combinati dal governo regionale di centrosinistra e riferiti soprattutto sull’ospedale di Lanciano. Qualche esempio? La scelta, ad esempio, del sindaco Pupillo e di tutta la sua amministrazione di localizzare il nuovo presidio nella stessa angusta area dell’attuale Renzetti, impedendo al nosocomio di aprirsi al territorio e quindi di svilupparsi. Sorvolo sul falso annuncio del ministro PD Lorenzin dell’imminente avvio, nel 2018!!!, del cantiere per il nuovo ospedale o sui lavori al Pronto soccorso fatti in fretta e furia prima delle elezioni regionali del 2019. Interventi durati lo spazio di qualche mese, con i pavimenti che hanno iniziato a scollarsi e che all’epoca furono rattoppati con il nastro adesivo nero”. Per l’esponente di Forza Italia le criticità del sistema sanitario locale arrivano da lontano e sono il frutto di scelte sbagliate fatte in gran parte proprio dal centrosinistra e dal suo assessore alla sanità. “L’unico obiettivo della Regione targata PD – continua – era potersi appuntare la bandierina dell’uscita dal commissariamento prima delle altre regioni italiane, non importa a quale prezzo: assunzioni bloccate, esternalizzazione dei servizi, nessun acquisto di macchinari e apparecchiature, zero interventi infrastrutturali, assenza totale di programmazione sulla sanità territoriale. Sono state queste le azioni messe in campo all’epoca, azioni alle quali Marsilio e il centrodestra hanno dovuto porre rimedio, con un programma di governo che è stato portato avanti anche durante l’emergenza Covid”.
Secondo la Paolucci sicuramente qualche errore sarà stato commesso, ma è falso e scorretto da parte del PD ergersi a paladino degli utenti, perché tante di quelle criticità sono frutto proprio della politica del PD, che ha sempre utilizzato Lanciano solo come bacino elettorale, senza mai preoccuparsi delle reali esigenze del territorio.
“Ed è ora – prosegue – anche di dire la verità sui numeri che vengono sbandierati dal segretario Marongiu in ogni intervento e relativi alla diminuzione delle prestazioni al Renzetti: è ovvio che siano diminuite in termini assoluti, perché quei dati comprendono anche il 2020 e il 2021, durante i quali furono rinviate per l’emergenza pandemica. E’ un altro degli esempi di mistificazione della realtà, ai quali il PD ricorre per confondere le acque”. Per il coordinatore azzurro, va aperta una riflessione seria e di visione sull’assistenza ospedaliera a Lanciano, a partire proprio dal progetto del nuovo ospedale. “Perché forse – conclude – siamo ancora in tempo a rivedere la decisione sulla localizzazione del Renzetti: chiedo alla mia maggioranza di non perdere questa grande occasione di avere realmente un ospedale nuovo, moderno con nuove infrastrutture a servizio di quel comprensorio del quale dobbiamo tornare concretamente ad essere punto di riferimento. Ci vuole coraggio, lo so, ed è una scelta complessa, ma è nostro dovere di amministratori assumerci la responsabilità di scelte difficili: lo dobbiamo alla cittadinanza, ma soprattutto lo dobbiamo alle nuove generazioni che hanno il diritto di avere servizi adeguati in una città ed in un territorio dove poter costruire il proprio progetto di vita”.