La Lega Abruzzo chiede un nuovo confronto all’interno della maggioranza prima del passaggio della manovra finanziaria in Giunta regionale. La richiesta è emersa nel corso della riunione del direttivo regionale, svoltasi oggi a Pescara, alla presenza di esponenti di spicco del partito, tra cui il coordinatore Vincenzo D’Incecco, il vicepresidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente, il consigliere Carla Mannetti, il sottosegretario Luigi D’Eramo e l’onorevole Alberto Bagnai.
L’obiettivo del nuovo incontro è quello di presentare proposte concrete, che la Lega non ha avuto modo di esporre nel precedente tavolo di confronto. Le linee guida individuate dal partito spaziano dalla tutela delle aree interne e dei presidi sanitari locali alla revisione dell’aliquota IRPEF più elevata, passando per una maggiore condivisione politica nella gestione della sanità regionale.
Il partito sottolinea l'importanza strategica delle aree interne, territori spesso dimenticati che rappresentano una risorsa fondamentale per l'Abruzzo. La loro tutela passa anche attraverso il mantenimento e il potenziamento dei presidi sanitari locali, indispensabili per garantire servizi adeguati ai cittadini che vivono lontano dai grandi centri urbani.
Sul fronte sanitario, la Lega pone l'accento sulla necessità di una maggiore condivisione politica nella gestione delle ASL e sul controllo delle scelte dei manager, che dovrebbero operare nell’ottica di un’efficienza sempre maggiore, tenendo conto delle reali esigenze della popolazione. A tal proposito, tra le proposte avanzate, c’è l’utilizzo dei fondi comunitari FSC per rafforzare il settore sanitario e l’istituzione di una cabina di regia politica che monitori e coordini bilancio regionale e bilancio della sanità.
Sul tema delle tasse, il partito prende atto con favore dell’annunciato abbassamento dell’aliquota IRPEF minima dall’1,73% all’1,63%, un provvedimento che ricalca una proposta avanzata proprio dalla Lega. Tuttavia, i rappresentanti del Carroccio chiedono un ulteriore passo avanti, puntando alla rimodulazione anche dell’aliquota più alta e alla destinazione dell’extra gettito fiscale al settore sanitario.
La Lega ribadisce il proprio sostegno al ripianamento del debito e al controllo della spesa pubblica, ma sottolinea che questi interventi non devono andare a scapito del diritto alla salute e della centralità del cittadino. L’equilibrio tra risanamento economico e servizi essenziali è quindi il principio guida delle richieste del partito, che ora attende un confronto con la maggioranza per discutere in modo approfondito i prossimi passi da compiere.