I sindacati abruzzesi di Cgil, Cisl, Uil - Fnp Cisl, Spi Cgil, Uilp - Fp Cgil, Fp Cisl e Fp Uil si mobilitano contro la politica dei tagli.
"Il Governo e le Regioni - dicono in un comunicato comgiunto - hanno raggiunto l'intesa per la riduzione del Fondo Sanitario Nazionale pari a 485 mln. Il calo delle risorse per la regione Abruzzo si attestera' intorno ai 52 mln. Alla decisione di diminuire le risorse destinate alle regioni si aggiunge il taglio di oltre 200 mln sul Fondo per le politiche sociali e la non autosufficienza. Sono stati ridotti anche i fondi per i libri di testo, per il sostegno agli inquilini poveri, per l'edilizia sanitaria e scolastica. Sono le persone anziane non autosufficienti, i disabili, i bambini poveri, i cittadini piu' deboli e bisognosi di assistenza e di cure che subiranno le politiche dei tagli. "E' una decisione grave e inaccettabile, che chiama in causa tutti i livelli istituzionali che l'hanno condivisa - denunciano i sindacati. Le ripercussioni sulla nostra regione saranno pesantissime". Nonostante le recenti rassicurazioni da parte del Ministro Poletti, del Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e dell'assessore regionale per le Politiche Sociali dell'Abruzzo Marinella Sclocco, circa la Volonta' di ridimensionare i tagli, ad ora - ossevano i sindacati - non ci sono atti ufficiali conseguenti a tale volonta'. Se dovessero permanere i tagli le ripercussioni saranno pesantissime: Si calcola che i tagli del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali comportera' una diminuzione di risorse da 311 a 99 mln, che si traduce in un pesante peggioramento dell'attuale finanziamento. I fondi sono gia' insufficiente e necessitano di essere incrementati e non ridimensionati. Nella Regione Abruzzo - scrivono le organizzazioni - passeremo dagli attuali 6.900.000 euro a 2.200.000. L'impatto sulle disponibilita' dei Piani di Zona e sugli incentivi per la gestione associata sara' drammatico. I Piani di Zona vedranno ridimensionati i finanziamenti complessivi di 4,5 mln di euro e gli incentivi per la gestione associata si ridurranno a circa 120.000 euro. "E' la prefigurazione dello smantellamento dei servizi sociali pubblici?, - si chiedono i sindacati abruzzesi" i quali annunciano che "contro queste inaudite scelte i pensionati, i lavoratori, i cittadini si mobiliteranno a livello regionale". Le segreterie regionali confederali CGIL, CISL e UIL, unitamente ai segretari regionali dei sindacati dei pensionati e della FP, per il rilancio del welfare sociale e sanitario pubblico e a garanzia dei diritti delle persone e a sostegno di un nuovo sviluppo per il nostro Paese, nei prossimi giorni - e' infine annunciato nella nota congiunta - riuniranno gli organismi regionali, per indire, una prima iniziativa, una manifestazione regionale contro la politica dei tagli del Governo e l'inerzia della Giunta regionale dell'Abruzzo.