"La Regione Abruzzo è allo sbando: l'alternarsi di dirigenti in servizi strategici dell'ente regione produce una serie di disservizi all'utenza e un forte disagio organizzativo ai dipendenti regionali". E' un passaggio della nota sulla situazione del personale e della macchina amministrativa inviata dai rappresentanti della Funzione pubblica, per Cgil Rita Candeloro, per Uil Giuseppe De Angelis, per Cisl Vincenzo Traniello e per Ugl Luigi Buzzelli.
"La misura è colma! Il caos amministrativo pregiudica fortemente lo sviluppo regionale - continuano i sindacalisti auspicando che il presidente, Luciano D'Alfonso, e l'intera Giunta "si assumano la loro responsabilità nei confronti dei dipendenti, dei cittadini e del mondo delle imprese". In particolare, le organizzazioni sindacali denunciano "lo stato di malessere che serpeggia tra il personale per il mancato pagamento di alcuni istituti contrattuali (specifiche responsabilità e salario di produttività)". "Il 23 febbraio le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un accordo con il Direttore regionale delle risorse umane per lo sblocco di tali istituti e l'erogazione dei suddetti compensi ai dipendenti, ma l'intesa sindacale non è stata ancora recepita da una delibera di Giunta regionale. Le motivazioni sono, a noi, ignote!". "I problemi del personale sono spesso banalizzati dall'apparato tecnico manageriale. Si registra, inoltre, una mancanza di attenzione al funzionamento della struttura organizzativa, assumendo decisioni, spesso, frutto di improvvisazione e di superficialità, un atteggiamento superficiale della struttura dirigenziale della Regione che, oltre a generare un forte sentimento di disaffezione da parte del personale, produce anche una caduta motivazionale dei dipendenti nell'attività lavorativa quotidiana".