Di Michele Marisi: “Nonostante i numeri, sembra che a nessuno interessi quello scalo”
VASTO. “L’episodio di stamani che ha visto vittime di un pestaggio l’autista di un autobus di linea urbana che si trovava in servizio alla stazione Porto di Vasto ed un passeggero, accende i riflettori sostanzialmente su due questioni: quella che riguarda la sicurezza e l’altra, non meno importante, dell’abbandono della stazione ferroviaria di Punta Penna che se da una parte ha un traffico di passeggeri non indifferente, dall’altra somiglia sempre più ad una struttura in fase di dismissione, senza manutenzione né controlli”. Lo ha detto Marco di Michele Marisi, Responsabile di ‘Giovani In Movimento’, il sodalizio dei giovani del centrodestra vastese.
“Una notizia, quella di stamani, che si pensa mai possa leggersi sulle cronache di una città come Vasto; senza riflettere sul fatto che le politiche di questi anni, anche locali, hanno da una parte reso insicuro questo territorio e dall’altra, come se non bastasse, lo hanno depauperato facendoci, oggi, trovare di fronte ad una stazione, quella del Porto di Vasto, che seppur registra un numero di passeggeri e pendolari non indifferente, non vede mezzo investimento” ha detto di Michele Marisi il quale ha segnalato come “non vi sono parcheggi sufficienti, non vi è adeguata illuminazione, non esistono controlli né vi è personale e, per proseguire, persino i servizi igienici sono costantemente chiusi. Una struttura lasciata al proprio destino, così come i passeggeri sono lasciati al caso, con il rischio che quello di stamani possa essere solo uno di una serie di episodi che potrebbero continuare a verificarsi. Occorre quindi - ha concluso il Responsabile di ‘Giovani In Movimento’ - che chi di competenza apra una seria riflessione sulla stazione Porto di Vasto che deve vedere un potenziamento dei servizi, e non una riduzione per portare alla chiusura di uno scalo che risulta invece essere fondamentale per i tanti pendolari”.