Approvato, nella seduta straordinaria di ieri della Giunta regionale, il piano triennale di prevenzione della corruzione 2017/2019. "Il documento, predisposto dalla direttrice generale Cristina Gerardis con la collaborazione dei suoi uffici di supporto, è il risultato di una capillare azione di autoanalisi e mappatura dei processi di competenza delle strutture regionali, sulla base delle puntuali indicazioni operative di ANAC e di una procedura informatica che conferisce obiettività assoluta alla finale qualificazione dei processi esaminati", si legge in una nota dell'Ufficio Stampa.
"Con il piano - ha spiegato Gerardis - sono state adottate misure volte ad evitare o comunque minimizzare il rischio di fenomeni corruttivi o atti imparziali, tenendo ben presente il tema della trasparenza, che è alla base della politica anticorruzione". "Queste misure si ritrovano, innovativamente, nel piano delle performance del personale e costituiscono pertanto un obiettivo da raggiungere per ottenere una valutazione positiva del lavoro svolto, ciò che porta con sé una diretta responsabilizzazione dei dirigenti e dei funzionari regionali". Nel documento viene data rilevanza alla formazione di dirigenti e funzionari relativamente agli strumenti anticorruttivi, nonché al costante monitoraggio della effettiva realizzazione delle azioni e degli adempimenti previsti. Secondo quanto reso noto dalla direttrice generale, in fase di consultazione sono pervenute pochissime osservazioni emendative, ma sono state prese in considerazione anche proposte di forze politiche di minoranza, constatando con soddisfazione che tutte le mozioni e le direttive esaminate sono in realtà già integralmente recepite nel Piano licenziato ieri dalla Giunta. "Il Piano Anticorruzione, si presenta quindi - ha concluso Gerardis - come un documento estremamente evoluto e completo, indispensabile strumento di conoscenza e stimolo per adottare comportamenti virtuosi e retti nella pubblica amministrazione".