Beni immobili per oltre un milione di euro sono stati sequestrati ad una famiglia della Marsica, composta da sei persone, priva di reddito.
La misura di prevenzione patrimoniale e' stata disposta dal Tribunale di L'Aquila, su proposta del questore di L'Aquila Alfonso Terribile. L'operazione, coordinata dal dirigente della Divisione Anticrimine della questura del capoluogo, e' scattata alle prime luci di stamani e vede l'impiego di personale della stessa questura, del commissariato di Avezzano, della Compagnia Guardia di Finanza di Avezzano, del Compartimento della polizia stradale di L'Aquila, del Nucleo prevenzione crimine di Pescara, del Reparto mobile di Roma e di unita' cinofile specializzate nella ricerca di armi, droga e denaro. Dalle indagini sarebbe emerso che quanto posseduto dalla famiglia - di cui alcuni componenti sono gravati da precedenti di polizia - sia frutto di attivita illecite.Il valore complessivo degli immobili posti sotto sequestro supera il milione e duecento mila euro, somma alla quale vanno aggiunti numerose auto e beni di valore tra denaro contante e diversi oggetti in oro. La stima definitiva deve essere ancora quantificata poiche' le perquisizioni non sono terminate. I destinatari della misura patrimoniale temendo provvedimenti di sequestro gia' applicati a loro parenti residenti ad Avezzano, a Frosinone e a Roma - e' stato spiegato durante l'incontro con la stampa - hanno tentato vanamente di occultare il patrimonio immobiliare (ad esempio costituendo un fondo patrimoniale) e schermando la propria disponibilita' economica (scegliendo, sempre ad esempio, di utilizzare numerose autovetture a noleggio anziche' acquistarle, nonche' utilizzare macchine intestate a terzi ma avendone la piena disponibiolita'. Il recupero dei beni acquisiti grazie alle ativvita' illecite - e' stato sottolineato dagli investigatori - permette di riaffermare la legalita' nella collettivita' marsicana. Agli uomini della Guardia di Finanza della Compagnia di Avezzano, come ha sottolineato il comandante, il capitano Giovanni Marra, e' stato affidato dal questore il compito di ricostruire tutto il flusso finanziario con numerosi riscontri incrociati dai quali e' emersa in tutta la sua evidenza la non conciliabilita' tra i redditi dichiarati dai componenti la famiglia avezzanese con il loro tenore di vita. I villini e gli appartamenti sequestrati erano sfarzosi e molto simili a quelli dei Casamonica, quindi con arredi di estremo lusso, piscina, solarium, recintati con marmo e ferro battuto ed anche provvisti di videosorveglianza. E' la prima volta che a L'Aquila viene eseguita una misura patrimoniale su proposta del questore il quale, ha spiegato la dirigente Gabriella Ligregni, allo scopo di contrastare in maniera piu' efficace la macro-criminalita', ha ritenuto di costituire un anno fa la sezione misure patrimoniali in seno alla divisione anticrimine della questura.