È iniziata con una preghiera silenziosa rivolta verso il luogo dell’impatto, la cerimonia di commemorazione delle vittime di Campo Felice, in ricordo dell’equipaggio dell’eliambulanza che sei mesi fa ha perso la vita a Monte Cefalone, a seguito dello schianto del velivolo. Poi, la celebrazione della S. Messa di suffragio, alla presenza delle autorità e celebrata da Mons. Orlando Antonini, che ha ricordato, uno a uno, i membri dell’equipaggio, insieme anche a Ettore Palanca, lo sciatore soccorso sui campi da sci qualche istante prima dell’incidente e rimasto anche lui vittima.
Molti sono stati i partecipanti alla cerimonia, non soltanto i parenti e i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (tre delle vittime erano infatti soccorritori del Cnsas), ma anche tanti escursionisti che hanno aderito alla bella iniziativa portata avanti dal Soccorso Alpino.
Già da qualche mese infatti, i tecnici del Cnsas, grazie anche all’aiuto dell’Associazione aquilana “Corridori del Cielo”, del 118 e delle ditte Unirest e Sarra Marmi, hanno riportato in vita un’antica fonte, “Fonte Cefalone” appunto, e lì hanno collocato una fontana dedicata all’equipaggio, con incisi i nomi e un pensiero in ricordo dell’incidente: “Più forte del loro coraggio fu la nebbia”.
Oggi, in occasione della commemorazione, i tecnici del Cnsas, lungo il sentiero che inizia dal Valico della Crocetta, per circa 3 km e 550 m di dislivello, stanno guidando i partecipanti fino a Fonte Cefalone, a 2080 m slm, per l’inaugurazione della Fontana.
FOTO di Diodato Salvatore