Venerdì 22 Novembre 2024

CHIETI: LA CITTA' ADERISCE AL PROGETTO “#PANCHINEROSSE” GRAZIE AD UNA INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE COMUNALE MARCO DI PAOLO

21/11/2018 - Redazione AbruzzoinVideo

Domenica 25 novembre 2018, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Chieti inaugurerà le sue due panchine rosse - progetto nazionale di sensibilizzazione contro la violenza di genere – grazie ad una iniziativa del Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Marco Di Paolo.

L'iniziativa vede  il supporto dell’Assessorato alle Politiche Sociali, della Commissione Consiliare “Servizi sociali, sanitari, Pubblica istruzione, Politiche Giovanili”, presieduta da Stefania Donatelli, presidente anche del Soroptimist International Club di Chieti che ha aderito alla campagna, della Cooperativa Alpha/Centro Antiviolenza del Comune di Chieti, della Commissione Pari Opportunità del Comune, del Club Inner Wheel di Chieti e del Lions Club Chieti "I Marrucini.

 

 

 
«Già in altre città italiane, da nord a sud, sono state installate panchine rosse, simbolo di non violenza e monumento civile, in luoghi dove le persone si incontrano, si fermano a dialogare e si conoscono – spiega il Consigliere Di Paolo -. Grazie ad una mia iniziativa, nata dalla condivisione con l’Assessorato alle Pari Opportunità e il Centro Antiviolenza di Chieti e all’approvazione, in Consiglio Comunale, di un mio Ordine del Giorno, la prossima domenica Chieti inaugurerà due panchine rosse, rispettivamente in piazzale Marconi, nella parte bassa della città, e alla Villa Comunale, in centro storico, per denunciare e condannare quella che si sta profilando, soprattutto negli ultimi anni, come una vera mattanza. Un fenomeno, quella della violenza contro le donne, trasversale, che non fa distinzioni di classi sociali, presente soprattutto all’interno delle mura domestiche. È attraverso questo simbolo visibile a tutti, sul quale sono stati incisi degli aforismi e il numero del Centro Antiviolenza di Chieti, che il Comune di Chieti vuole invitare alla riflessione, “informare” le donne e al tempo stesso “formare” gli uomini su quella che è una situazione sempre più di allerta».
 
Un aumento delle richieste di aiuto, un target d’età sempre più giovane, violenza compiuta da parte di mariti e compagni, soprattutto italiani, sono i dati lampanti su Chieti tratteggiati in conferenza stampa da Marialaura Di Loreto, responsabile della cooperativa Alpha e del Centro Antiviolenza del Comune di Chieti «da luglio 2018 ad oggi sono arrivate al Centro Antiviolenza almeno 10 richieste di aiuto da parte di giovani donne di età compresa tra i 19 e i 23 anni – commenta la sociologa -. Il dato è preoccupante perché evidenzia rapporti interpersonali e un tessuto sociale non “educato” al rispetto degli individui. Quello della violenza di genere è un fenomeno complesso, che non può essere arginato solo con l’intervento delle Forze di Polizia o con l’attività della Commissione Pari Opportunità – prosegue -: è necessario, infatti, prevenire e continuare a portare avanti progetti di sensibilizzazione nelle scuole, cosa che per altro il Centro svolge regolarmente grazie al lavoro dei suoi professionisti (psicologi, avvocati, psicoterapeuti, sociologi, addetti all’accoglienza), perché gli adolescenti percepiscono la “normalizzazione” del fenomeno e della stessa violenza che non necessariamente è di tipo fisico ma può essere anche psicologica o economica. Chieti, grazie all’amministrazione comunale, ha portato avanti progetti importanti in questi anni ed ha una rete efficiente, tra le poche in Abruzzo, dove ognuno è chiamato a svolgere la propria parte. Il progetto delle panchine rosse è un ulteriore tassello che si incastona nelle attività per il contrasto della violenza di genere».
 
     
 
«Come presidente della IV Commissione del Comune e del Club Soroptimist Chieti, associazione che riunisce donne con elevata qualificazione in ambito lavorativo e opera attraverso progetti diretti all’avanzamento della condizione femminile e la promozione dei diritti umani – ha aggiunto Stefania Donatelli - mi sono adoperata affinché la valida iniziativa del Capogruppo Di Paolo trovasse un sostegno e una fattiva realizzazione. La panchina rossa è il simbolo del sangue versato in tutti questi anni dalle donne per mano di uomini incapaci di confronto. È “il pugno nello stomaco” che deve far riflettere quando si passa davanti, è uno dei modi per informarsi su una tragedia dilagante, è uno strumento immediato, probabilmente più di internet e dei social, dove recepire informazioni per dire basta alla violenza subita da parte delle donne di tutte le età».  
 
 

 

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